Come promesso dal vicepremier Luigi Di Maio – fa presente Uncai, l’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali – il Consiglio dei Ministri ha fatto slittare di sei mesi, al 1° gennaio 2019, l’obbligo di emissione per i benzinai della nuova fattura elettronica nei confronti di imprese e professionisti e l’abolizione della scheda carburante.
MANCATI CHIARIMENTI SUGLI APPROVVIGIONAMENTI IN AZIENDA
Tuttavia, sempre a detta di Uncai, il decreto legge appena varato dal governo si riferisce esplicitamente alla sola vendita dei carburanti presso i distributori su strada, senza citare chi li acquista fuori dalla rete stradale, come i contoterzisti agromeccanici e industriali ai quali sono consegnati in azienda per mezzo di autobotti.
UNA SEMPLICE DIMENTICANZA?
«Lo scorso aprile, con la circolare applicativa n. 8/E, l’Agenzia delle entrate aveva esteso l’obbligo della fatturazione elettronica a tutte le rivendite di carburante per autotrazione, senza distinguere fra pompe e consegne. Per questo è necessario che il governo chiarisca se l’entrata in vigore della fattura slitta al 1° gennaio 2019 anche per le imprese che si fanno consegnare il gasolio in sede, disponendo di cisterne per lo stoccaggio. Crediamo si tratti solo di una dimenticanza. Ma occorre un’immediata chiarezza perché i contoterzisti agromeccanici sono in difficoltà proprio ora nel pieno della campagna agricola e conseguenti continui rifornimenti», ha dichiarato il presidente nazionale di Uncai Aproniano Tassinari.
PERMANGONO INCOERENZE
Uncai ricorda che permangono incoerenze sia sulla certezza delle modalità operative sia sui supporti tecnologici che l’Amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione per rendere l’emissione della fattura elettronica automatica al momento del pagamento del carburante, «aspetti che possono avere delle ricadute sulla tempestività dei servizi conto terzi che le imprese agromeccaniche prestano in campo alle aziende agricole».
Nell’attesa di un sollecito chiarimento, Uncai conferma l’importanza di proseguire con decisione nell’agenda digitale europea che ha proprio nella fatturazione elettronica una delle sue componenti principali per i benefici economici che comporta. «Tuttavia, in questa fase – ha concluso Tassinari – non bisogna penalizzare o complicare il lavoro di nessuno».
Fonte testo: Uncai
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