SPECIALE FIERAGRICOLA 2018
Il successo ottenuto sui mercati internazionali il marchio veronese Caffini se lo è conquistato grazie ad una filosofia produttiva ben chiara e definita, divenuta sempre più incisiva e convinta nel corso degli anni. Quella, cioè, di puntare sul massiccio impiego di tecnologie d’avanguardia coniugato ad una permanente ottica di sostenibilità, in termini di salvaguardia dell’ambiente e di sicurezza, nella progettazione e realizzazione delle sue macchine per la protezione delle colture rinomate per questo in tutto il mondo.
IN MOSTRA LE ULTIME NOVITÀ E GLI UPGRADE
Una speciale attenzione alle soluzioni progettuali sempre più innovative, mirate ad ottimizzare a 360 gradi l’efficacia degli interventi fitosanitari, dunque, ed una spiccata sensibilità verso i temi ambientali che vengono messi più che mai in luce sul palcoscenico di un grande evento fieristico in cui la casa costruttrice di Palù “gioca in casa” come l’edizione 2018 di Fieragricola, importante occasione per presentare le ultime novità e gli upgrade operati da Caffini all’interno della sua vasta gamma di polverizzatori e atomizzatori affiancati da barre da diserbo, capaci di offrire risposte puntuali per ogni esigenza nel campo dell’irrorazione.
GRASSKILLER, DISERBARE CON L’ACQUA
Ed efficienza e ecosostenibilità balzano in assoluto primo piano su GrassKiller, il rivoluzionario sistema di diserbo concepito e brevettato da Caffini per distruggere, contenere o controllare le erbe infestanti nelle aree interfilari di vigneti e frutteti con il semplice ricorso alla forza dell’acqua a temperatura ambiente.
Il sistema funziona infatti unicamente grazie a getti d’acqua a pressione molto elevata (una pompa a 1.000 bar) in grado non soltanto di eliminare l’infestante che emerge dal terreno ma anche il suo apparato radicale, sminuzzando le radici delle malerbe fino a qualche centimetro di profondità.
LA VERSIONE TWIN, CON DOPPIA TESTATA
Già molto apprezzato dal mercato nella sua versione monolato, a Verona GrassKiller viene esposto nel suo volto più evoluto, ovvero la nuova versione Twin, dotata di un sistema diserbante composto da due testate, montate sull’attacco frontale del trattore, che lavorano contemporaneamente su due lati del filare, dimezzando così i tempi operativi.
Ogni testata di GrassKiller Twin – con regolazione idraulica in base alla larghezza dei filari direttamente dalla cabina – è munita di un tastatore idraulico indipendente con regolazione della sensibilità, in modo da consentire il lavoro sia in presenza di piante molto giovani sia su pendenze a ritocchino.
Il nuovo rotore a profilo lobato si conforma perfettamente al tronco della pianta, evitando lo strisciamento delle testate contro le piante stesse.
Da segnalare che questa innovativa attrezzatura si è aggiudicata in terra spagnola, al Concorso Novità Tecniche Fima 2018, il premio “Novità Tecnica Eccezionale”.
ACT SYSTEM: IL GIUSTO GRUPPO DI DISTRIBUZIONE PER OTTIMIZZARE I TRATTAMENTI
In grande risalto a Fieragricola 2018 anche un’altra recente proposta firmata Caffini che coniuga al meglio innovazione e sostenibilità, offrendo una soluzione capace di ottimizzare l’efficacia e la precisione degli interventi fitosanitari sulle colture arboree, limitando così le dispersioni fuori bersaglio e i relativi danni economici e ambientali.
Si tratta di ACT (Adjustable Crop Treatment) System, nuovo concetto di gruppo ventilatore da applicare su macchine irroratrici per colture arboree, che consente di installare rapidamente su una stessa irroratrice gruppi di distribuzione diversi, intercambiabili, adeguando di volta in volta durante i trattamenti in vigneti e frutteti – con la sola sostituzione della parte terminale – lo spray generato dalla macchina al profilo vegetativo delle differenti tipologie di piante o forme di allevamento presenti in azienda ((da impianto a vaso, a parete verticale ecc…).
UNA IRRORATRICE BASE E VARI TIPI DI CONVOGLIATORI
Il sistema messo a punto dalla società di Palù è formato da una irroratrice trainata senza convogliatore di distribuzione – provvista di serbatoio principale (capienza nominale: 1.000 litri), serbatoi accessori, pompa e gruppo di regolazione collocati nella parte anteriore e completa di ventilatore assiale (a 9 pale, con diametro di 800 millimetri) a due rapporti di trasmissione, con aspirazione anteriore e raddrizzatore di flusso a pale fisse in aspirazione – sulla quale possono essere dunque avvicendati (con tempi risultati dai test particolarmente modesti) i vari tipi di convogliatore.
E questi convogliatori a “getto mirato” hanno dimostrato di essere in grado di diminuire fino al 60 per cento la deriva, incrementando il rispetto per l’ambiente e riducendo i costi dei trattamenti.
Per poter gestire il flusso d’aria con i diversi gruppi in modo sempre ottimale, inoltre, la sezione di aspirazione del ventilatore è munita di parzializzatori azionati elettricamente, che permettono di variare la velocità dell’aria in uscita indipendentemente dal regime di rotazione del ventilatore stesso.
REGOLABILE DIRETTAMENTE DAL POSTO DI GUIDA
Le regolazioni dell’intensità del flusso d’aria sui due lati e dell’aspirazione d’aria (al fine di evitare l’aumento della gittata sul lato aperto) vengono effettuate direttamente dal posto di guida.
IL NUOVO POLVERIZZATORE SPRAY VEG, PER LAVORAZIONI SU 4 BAULE
Si segnala per il suo alto contenuto di soluzioni innovative, infine, il nuovo polverizzatore Spray Veg, dedicato da Caffini alle lavorazioni in serra e in campo aperto su 4 baule, caratterizzato da barra idraulica asimmetrica di 7,2, 7,5 e 8 metri – chiudibile idraulicamente sulla verticale, pur mantenendo l’ingombro massimo di altezza di 2 metri – e da capacità di 300 e 400 litri.
Realizzato con l’impiego di materiali ad alta resistenza, Spray Veg risulta connotato anche da una notevole leggerezza, così da poter essere utilizzato in abbinamento a trattori leggeri di potenza limitata per non danneggiare le corsie di transito tra le baule.
Ulteriori interessanti dotazioni del nuovo polverizzatore di casa Caffini presentato a Verona, poi, sono rappresentate dal sistema di carica elettrostatica del fitofarmaco e dalla manica d’aria, in modo da garantire una perfetta copertura e penetrazione, con notevole riduzione dei litri di prodotto distribuiti per ettaro.
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