Arriva da Cambridge, in Inghilterra, la proposta di un robot per la raccolta degli asparagi: il suo nome è GUS, prodotto da Autopickr, ed è in grado di svolgere il lavoro con la massima precisione grazie all’evoluto braccio robotico.
SI MUOVE GRAZIE ALLA TECNOLOGIA A BANDA ULTRALARGA, CON TELECAMERA INTEL REALSENSE E SISTEMA NVIDIA JETSON ORIN NANO
Un robot dalle dimensioni compatte, con una massa di circa 45 kilogrammi e un’autonomia della batteria di 8-10 ore: Gus è capace di muoversi con estrema precisione grazie alla tecnologia a banda ultralarga UWB che consente il lavoro sia in campo aperto sia nelle serre.
Il robot si orienta per mezzo di una telecamera Intel RealSense che, congiuntamente al sistema Nvidia Jetson Orin Nano, permette di elaborare in tempo reale i dati osservati. Unitamente a questi sistemi opera l’Intelligenza Artificiale che consente di selezionare con maggiore precisione i turioni, assicurando una maggiore precisione nella raccolta. Il robot risulta così completamente autonomo, scegliendo il percorso migliore su cui muoversi e ottenendo le coordinate per effettuare la raccolta senza danneggiare la pianta.
IL BRACCIO ROBOTICO LAVORA CON LA PRECISIONE DI UNA MANO
L’elemento principale di GUS è il braccio robotico sviluppato da ST Robotics, impresa dalla quale è nata Autopickr. Il braccio funziona grazie a un sistema di cinghie e pulegge con motori che le mettono in movimento e permette all’effettore finale di lavorare come una mano umana, tagliando e catturando gli asparagi senza afferrarli in modo da evitare di danneggiare la pianta. Inoltre, GUS è dotato di un contenitore a bordo che permette di raccogliere sino a 20 chilogrammi di asparagi.
UN PROGETTO IN STADIO AVANZATO, ADATTO ANCHE AD ALTRI CONTESTI COME GLI ORTI E LE VIGNE
Robyn Sands, co-fondatore e amministratore delegato di Autopickr, ha annunciato che una prima versione di GUS sarà pronta entro la fine del 2024, in modo da poter procedere successivamente con i test alpha. Nonostante sia nato per la raccolta degli asparagi, il robot potrebbe rivelarsi adatto anche ad altri contesti quali le applicazioni orticole nelle serre o in campo aperto e quelle vitivinicole.
© Francesco Ponti
Fonte immagini: Autopickr