Antonio Carraro: ad Agrilevante una presenza in grande stile

Macchine , Trattori 08/10/2015 -
Antonio Carraro: ad Agrilevante una presenza in grande stile

Una vigorosa carica positiva ed uno stand ricco più che mai di nuovi spunti. Sarà ancora una volta in grande stile la partecipazione ad Agrilevante voluta da Antonio Carraro, in procinto di approdare a Bari forte dell’iniezione di ottimismo legata ai risultati di un primo semestre del 2015 che ha fatto registrare un incremento del 16 per cento rispetto all’anno precedente.

Così il costruttore di Campodarsego, marchio ai vertici nel panorama dei trattori speciali, porterà alla ribalta dell’imminente rassegna pugliese di macchine e tecnologie per il settore primario le punte di diamante della propria scuderia dedicata all’agricoltura mediterranea.

 

T MAJOR, I COMPATTI DI ULTIMA GENERAZIONE

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Il ruolo di protagonista presso il Padiglione Nuovo del quartiere fieristico di Bari, però, spetterà senza dubbio alla nuovissima serie T Major, la gamma di trattori compatti di ultima generazione firmata Antonio Carraro con la quale la casa veneta propone mezzi basic per le colture specializzate dei Paesi del bacino del Mediterraneo.

Macchine essenziali ed economiche, e al tempo stesso affidabili, agili e robuste, concepite per lavorare in pianura, collina, montagna e comunque in contesti nei quali dimensioni contenute, aderenza e manovrabilità si rivelano fattori determinanti.

 

LA PRESENTAZIONE AI DEALER DEL SUD ITALIA

Reduce dall’entrata in produzione nel settembre scorso, la nuova serie T Major – che, dopo l’evento allestito in estate a Padova per il lancio davanti ai concessionari del Nord e del Centro, verrà presentata ai concessionari del sud Italia durante una giornata organizzata nel corso della prossima edizione di Agrilevante – annovera vari modelli a telaio sterzante e articolato, isodiametrici o semi-isodiametrici (a ruote posteriori maggiorate).

 

ECONOMIA D’ESERCIZIO DECLINATA IN DUE MOTORIZZAZIONI

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T Major SN 5800

 

 

Due le motorizzazioni adottate: i modelli 5800 montano un propulsore Yanmar da 50 cavalli a quattro cilindri, da 2.188 centimetri cubi di cilindrata, con iniezione diretta e raffreddamento ad acqua, in grado di erogare coppie motrici già a 1.800 giri al minuto, emissionato Stage IIIA/Tier3, mentre i modelli 5600 sono equipaggiati con un motore VM da 56 cavalli, tre cilindri turbo, 2082 centimetri cubi di cilindrata, iniezione diretta, raffreddato ad acqua, emissionato Stage IIIA/Tier3.

 

STABILITÀ E MANEGGEVOLEZZA

A contraddistinguere la nuova serie di Antonio Carraro è innanzitutto il cofano – in armonia con il family-feeling della più recente produzione – ad apertura verticale e accesso separato a batteria e filtro d’aria, per una più agevole manutenzione, dotato di ampia griglia frontale in lamiera forata in grado di ottimizzare lo scambio termico (essenziale in climi torridi come quelli frequenti nei paesi mediterranei).

Altra caratteristica esclusiva, poi, è rappresentata dal telaio in ghisa Actio con baricentro basso per garantire trazione costante e stabilità al cospetto di asperità e di pendenze del terreno.

Tra le prerogative di punta, inoltre, il cambio sincronizzato 12+12 con inversore e presa di forza indipendente, particolarmente utili per mantenere la stessa velocità in avanti e indietro e per fermarsi senza arrestare la Pto.

 

COMFORT E SICUREZZA

Ma i nuovi T Major si segnalano anche per il comfort e la sicurezza offerti dal posto guida, spazioso, accogliente, facilmente accessibile, e dalle maniglie di appoggio per l’operatore collocate sui parafanghi posteriori.

 

LE TRE VERSIONI T MAJOR IN MOSTRA A BARI

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T Major TN 5800

 

I nuovi modelli della serie T Major esposti ad Agrilevante, sia nelle versioni isodiametriche TN a telaio sterzante e SN V a telaio articolato – con le linee simmetriche, i parafanghi avvolgenti e le fiancate a filo che ne esaltano l’agilità, ma anche con il raggio di volta molto ridotto, a fungere da note distintive, assieme alla vasta scelta di opzioni idrauliche e set di pneumatici – sia in quella TC F (nella foto di apertura) a telaio sterzante e ruote posteriori maggiorate, sono dunque destinati ad attirare molta attenzione da parte dei visitatori della kermesse barese in arrivo dall’intero bacino mediterraneo e balcanico.

Ma non saranno i soli, dal momento che Antonio Carraro schiererà accanto a loro una agguerrita pattuglia di compatti specializzati.

 

TGF ERGIT S/ERGIT 100, IL FRUTTETO SUPER-RIBASSATO

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A partire dagli specialisti Serie Ergit S ed Ergit 100, tra i quali, identificato dal profilo particolarmente filante e dall’assetto super-ribassato, il trattore frutteto TGF – disponibile nelle versioni 7800 S (71 cavalli), 9400 S (87 cavalli), 9900 Ergit 100 (89 cavalli) e 10900 Ergit 100 (99 cavalli) – in grado di garantire svolte strettissime ed ideale per lavorare nei frutteti più fitti, nei vigneti a tendone, nelle serre e sui terreni ripidi.

È configurabile con numerose combinazioni di pneumatici per ottenere le versioni più personalizzate, inclusa quella equipaggiata con Protector (nella foto sopra), la cabina super low profile pressurizzata omologata in categoria 4 (il più alto grado di isolamento presente sui trattori agricoli), che alla totale difesa dell’operatore dall’inalazione di sostanze nocive unisce visibilità e comfort.

 

MACH 2, IL BICINGOLO STERZANTE REVERSIBILE

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Altro pezzo forte della truppa approntata dall’azienda di Campodarsego per Agrilevante 2015 sarà il bicingolo sterzante reversibile Mach 2, dotato di cingoli in gomma posteriori e di pneumatici sterzanti anteriori da 20 pollici, con trazione disinnestabile tramite comando elettroidraulico.

Si tratta di un modello destinato ad operare su coltivazioni in pendenza, laddove sono necessarie aderenza costante, trazione, stabilità e sicurezza, grazie all’abbinata cingoli/ruote che consente l’esecuzione semplice e sicura di manovre complesse tra gli interfilari, anche in presenza di dislivelli accentuati, fango e condizioni meteo avverse, minimizzando al contempo il compattamento del suolo.

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Una attitudine al lavoro più “difficile” che il Mach 2, brillantemente motorizzato con un propulsore Yanmar quattro cilindri turbo da 3,3 litri e da 87 cavalli di potenza massima, deve anche alle sue dimensioni – è largo 1.440 millimetri e pesa 2.915 chilogrammi – e al baricentro ribassato.

Da segnalare inoltre, tra le altre caratteristiche di spicco, la velocità massima di 35 chilometri orari e la guida reversibile (di serie) che permette di lavorare al meglio con ogni tipo di attrezzatura, sia trainata sia frontale, nonché l’ampia disponibilità di optional, in primis la cabina sospesa StarLight dal profilo arrotondato, con guarnizioni a tenuta stagna e cerniere integrate (per entrare nei filari più stretti senza danneggiare piante o frutti), capace di offrire all’interno un comfort di tipo automobilistico ed una strumentazione funzionale ed intuitiva.

 

SX ERGIT S,  MONODIREZIONALE  ARTICOLATO ISODIAMETRICO

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In evidenza nella squadra speciale di Antonio Carraro, infine, un altro isodiametrico, il modello SX Ergit S, nelle due versioni 7800 S e 9400 S rispettivamente da 71 e 87 cavalli: un trattore monodirezionale contraddistinto da telaio Actio articolato che, unitamente alla carreggiata stretta, determina una ottimale operatività negli spazi ristretti, negli slalom tra i filari, nelle volte in capezzagna e nelle serre, mentre le quattro ruote motrici uguali sono sinonimo di aderenza e trazione costanti in ogni situazione.

Anche in questo caso, sempre in linea con il family-feeling dei trattori di alta gamma della casa veneta, la nuova affusolata carrozzeria contribuisce sia ad una più accattivante estetica sia al potenziamento del comfort operativo, migliorando agilità della macchina e visibilità frontale, oltre a facilitare le operazioni di manutenzione.

 

 
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