Al via a New Delhi Eima Agrimach: una rassegna in crescita

Eventi 02/12/2015 -
Al via a New Delhi Eima Agrimach: una rassegna in crescita

Conto alla rovescia per Eima Agrimach, la rassegna internazionale della meccanica agricola in programma a New Delhi dal 3 al 5 dicembre, organizzata in partnership dalla Federazione indiana delle camere di commercio e dell’industria Ficci e dalla Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma (Confindustria), con la partecipazione diretta del Ministero indiano dell’agricoltura, e la collaborazione del Consiglio per la ricerca in agricoltura Icar, della Regione Emilia Romagna e dell’Agenzia italiana per il commercio estero Ice.

 

270 AZIENDE ESPOSITRICI

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Per questa quarta edizione sono stati registrati numeri in crescita: 270 aziende espositrici, delle quali circa una metà indiane e la restante metà proveniente da Paesi esteri.

La superficie su cui si sviluppa la rassegna è così ripartita: 4.000 metri quadrati di padiglioni coperti, 5.000 metri quadrati di spazi espositivi all’aperto e 6.000 metri quadrati di area prove dove la macchine possono essere viste in azione e quindi mostrate nella loro specifica funzionalità.

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Allestita presso lo Iari (Indian Agricultural Research Institute) di Pusa, la rassegna – che verrà inaugurata dal ministro dell’agricoltura indiano – attira moltissimi agricoltori, operatori economici e tecnici della meccanizzazione, interessati a tutte quelle tecnologie che sono in grado di aumentare la produttività dell’agricoltura e di alleviare la fatica legata alle operazioni colturali.

 

UN’EVOLUZIONE COSTANTE DAL 2009 AD OGGI

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Partita nel 2009 con poco più di 18.000 visitatori, la rassegna ha registrato nella scorsa edizione (2013) 31.300 presenze e punta a superare questa soglia nell’edizione di quest’anno, grazie ad una strategia di promozione dell’evento che coinvolge, oltre ai vari Stati indiani, anche operatori provenienti da Bangladesh, Cambogia, Francia, Germania, Indonesia, Malesia, Myanmar, Sri Lanka, Thailandia e Vietnam, nonché da alcuni paesi dell’Africa Occidentale.

 

LA PROFICUA COOPERAZIONE ITALO-INDIANA

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Eima Agrimach è un caso di successo nella cooperazione italo-indiana. I due Paesi, che condividono l’organizzazione della rassegna, possiedono infatti una consistente industria meccanica specializzata nella fabbricazione di macchine agricole, e puntano ad una sempre maggiore integrazione che metta la centenaria esperienza italiana in tema di meccanica agricola al servizio delle esigenze di un Paese come l’India, in rapida crescita dal punto di vista economico e tecnologico.

 

UNA NUTRITA PRESENZA DI INDUSTRIE ITALIANE

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Delle 270 aziende che partecipano quest’anno alla rassegna di New Delhi, ben 33 sono italiane, a copertura di una vasta scelta di tipologie di mezzi e di voci merceologiche, che comprendono trattori, macchine operatrici, attrezzature per la lavorazione del terreno, macchine per i trattamenti, la raccolta dei prodotti, l’irrigazione nonché la componentistica specifica e le macchine per la cura del verde.

 

UNITÀ PRODUTTIVE IN LOCO

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Del resto, l’industria italiana del settore è impegnata da anni non soltanto nello sviluppo delle relazioni commerciali con l’India ma anche nella realizzazione di insediamenti produttivi nel Paese.

Tra le aziende italiane che hanno realizzato unità produttive in loco si possono citare Ama, Bcs, Cnh, Same Deutz-Fahr (nella foto sopra lo stabilimento di Ranipet), Cbm, Safim, Ognibene, Serigrafia 76, Carraro Assali, Maschio Gaspardo, Sicma, Lombardini, Falc e Sai.

 

IL PIÙ GRANDE MERCATO A LIVELLO MONDIALE

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«In India esiste un’industria della meccanica agricola molto importante – ha spiegato il presidente dei costruttori italiani Massimo Goldoni – chiamata a soddisfare la domanda di tecnologia di un Paese che negli ultimi anni si è affermato come il maggior mercato a livello mondiale con oltre 600 mila trattrici annue vendute sul territorio nazionale».

 

LA PIATTAFORMA PER RELAZIONI COMMERCIALI PIÙ AMPIE

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Oltre a costituire un mercato molto vasto, l’India rappresenta anche la piattaforma per sviluppare le relazioni commerciali e la cooperazione industriale con i Paesi dell’estremo oriente, vedi tra gli altri l’Indonesia, la Tailandia, il Vietnam che registrano da alcuni anni a questa parte una crescita consistente dell’economia agricola e che esprimono una crescente domanda di meccanizzazione.

In questa prospettiva Ficci e FederUnacoma, con il supporto dell’Agenzia per il commercio estero Ice e della Regione Emilia Romagna, hanno predisposto nell’ambito di Eima Agrimach la visita di numerose delegazioni di operatori dai Paesi asiatici, oltre che da quelli africani, che possono trovare nella rassegna indiana un’importante occasione di contatto con tecnologie applicabili ai propri contesti produttivi e ambientali.

 

Fonte: FederUnacoma