AGCO-TAFE, una querelle per ora senza fine

Primo piano 10/10/2024 -
AGCO-TAFE, una querelle per ora senza fine

Continuano le tensioni fra AGCO e TAFE, una situazione in continua evoluzione che ha recentemente visto il gruppo statunitense chiedere la risoluzione con effetto immediato dell’accordo di licenza del marchio Massey Ferguson con TAFE, risolvendo anche l’accordo di distribuzione per i mercati di India, Nepal e Bhutan oltre all’accordo di licenza di proprietà intellettuale per i mercati di India, Nepal, Sri Lanka, Bangladesh e Bhutan.

 

RICHIESTA DALLA CORPORATION AMERICANA L’INTERRUZIONE IMMEDIATA DEGLI ACCORDI COMMERCIALI SUL MARCHIO MASSEY FERGUSON

Mallika Srinivasan, presidente e amministratore delegato di TAFE

Ad oggi, AGCO possiede il 21 percento delle azioni di TAFE, mentre quest’ultima detiene il 16 percento di quelle di AGCO; l’azienda indiana ha recentemente modificato il documento 13D, un modulo che viene depositato alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti quando una persona o un gruppo acquisisce più del 5 percento di una classe di voto di azioni di una società.

AGCO continua a mantenere un dialogo aperto con tutti i suoi azionisti, in particolare Mallika Srinivasan (nella foto sopra), presidente e amministratore delegato di TAFE che ricopre anche il ruolo di amministratore non indipendente di AGCO. A scatenare la disputa fra i due soggetti sono le scarse prestazioni operative di TAFE come fornitore, licenziatario del marchio e distributore di AGCO, nonché la continua mancanza di attenzione di TAFE sui clienti AGCO in diversi mercati chiave. Nonostante le rassicurazioni e le promesse dell’azienda asiatica, non è mai avvenuto un progresso significativo, situazione che ha portato alla frattura fra le due aziende.

 

AGCO ACCUSA TAFE  DI AVER INTRAPRESO AZIONI INAPPROPRIATE E NON AUTORIZZATE, IN CONTRASTO CON GLI ACCORDI PREGRESSI 

Inoltre, la corporation di Duluth, nel Minnesota, ha fatto sapere che queste risoluzioni con effetto immediato sono da ricondurre ad azioni inappropriate e non autorizzate intraprese da TAFE ritenute in contrasto con i vari accordi pregressi.

Ciò ha portato AGCO ad avviare procedimenti legali contro TAFE in India in relazione all’uso del marchio Massey Ferguson in seguito alla consegna di questi avvisi di risoluzione, a seguito dei quali TAFE non risulta più licenziatario/utente/distributore/venditore approvato, a seconda dei casi, per il marchio Massey Ferguson di AGCO o per i prodotti Massey Ferguson per il commercio in India, Nepal, Sri Lanka, Bangladesh e Bhutan. Vista l’importanza strategica del mercato indiano, il gruppo americano si impegnerà comunque per continuare il percorso di crescita di Massey Ferguson nel Paese.


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TAFE, A SUA VOLTA, ACCUSA AGCO DI INVESTIMENTI SBAGLIATI E SCARSA ATTENZIONE ALLA CRESCITA NEL MERCATO 

TAFE - gamma trattori a marchio Massey Ferguson

La reazione dell’azienda indiana non si è fatta attendere, in virtù dello storico rapporto che lega i due brand e che ha visto TAFE sviluppare in 60 anni oltre 500 modelli a marchio Massey Ferguson per una produzione annua di 100.000 trattori del brand AGCO. In India, TAFE e Massey Ferguson sono ormai sinonimi data la storicità e l’intensità del rapporto, motivo che rende ancora più scottante lo scenario attuale.

TAFE ha fatto valere le proprie pretese sulla proprietà del marchio Massey Ferguson davanti all’Alta Corte di Madras. Il tribunale commerciale di Chennai si è pronunciato a favore della TAFE con un’ordinanza provvisoria sullo status quo rispetto alla Massey Ferguson finora: entrambe le parti devono quindi rispettare la posizione del 29 aprile 2024 e qualsiasi tentativo in tal senso costituirà una violazione delle ordinanze del tribunale. TAFE ha inoltre presentato un’istanza contro AGCO per disobbedienza agli ordini del tribunale in una petizione di oltraggio a Chennai.

TAFE ha anche dichiarato di essere preoccupata per alcune decisioni prese da AGCO che, a detta sua, avrebbe sprecato centinaia di milioni di dollari in costose acquisizioni, al posto di dedicare tempo e attenzioni all’innovazione e alla crescita interna.

A conferma delle sue tesi, l’azienda indiana ha portato gli esempi di Grain & Protein, recentemente venduta per 700 milioni di dollari, e i risultati del secondo trimestre 2024, con le vendite in calo del 15,1 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il trend di decrescita è condiviso da diversi costruttori di spessore quali John Deere e CNH, ma TAFE accusa AGCO di “incapacità di adattarsi di fronte alla riduzione della domanda”, spingendo per un cambiamento nella struttura esecutiva, compresa la separazione dei ruoli di presidente e amministratore delegato.

 

AGCO  IMPUTA A TAFE UN COMPORTAMENTO OPPORTUNISTA

La risposta di AGCO non ha tardato ad arrivare: attraverso un comunicato, il Gruppo ha infatti spiegato come gli interessi di TAFE siano egoisticamente disallineati con quelli degli azionisti AGCO. Nel comunicato si legge che “La lettera di TAFE è stata emessa poco dopo (i) che AGCO aveva prevalso presso la Corte Suprema indiana contro i tentativi di TAFE di evitare l’arbitrato in una delle sue controversie commerciali e (ii) l’immediata risoluzione da parte di AGCO del diritto di TAFE di utilizzare il marchio Massey Ferguson e di distribuire Massey Ferguson in India e in altri Paesi a seguito di azioni inappropriate e non autorizzate di TAFE. Il Consiglio di amministrazione e il gruppo dirigente di AGCO continuano a impegnarsi ad agire nel migliore interesse di tutti gli azionisti di AGCO.”

Le due società hanno sempre trattato il rapporto commerciale e d’affari come separato dall’investimento di TAFE in AGCO e dalla sua rappresentanza nel consiglio di amministrazione del Gruppo. Inoltre, TAFE ha accettato di rinnovare l’accordo di sospensione limitata con AGCO senza condizionarlo alla continuazione degli accordi commerciali, come ha sempre fatto dal 2014 e nonostante le questioni commerciali in fase di discussione. Il gruppo statunitense si dice pertanto amareggiato dalla decisione di TAFE di rispondere a una scelta commerciale minacciando l’utilizzo del processo di sollecitazione del consenso nel tentativo di fare pressione su AGCO. La sostituzione degli amministratori indipendenti di AGCO con candidati selezionati da TAFE, infatti, servirebbe solo a dare priorità agli interessi di TAFE e alle sue operazioni rispetto agli interessi degli altri azionisti di AGCO.

 

NESSUN DUBBIO DA PARTE DEL GRUPPO DI DULUTH  SULLA VALIDITÀ DELLA “FARMER FIRST STRATEGY”, QUALE STRUMENTO DI CREAZIONE DI VALORE A LUNGO TERMINE PER GLI AZIONISTI  

Negli ultimi cinque anni, il gruppo di Duluth ha rinnovato il proprio consiglio di amministrazione con cinque nuovi direttori indipendenti e ha migliorato in modo significativo le proprie pratiche di governance, inclusa l’adozione di limiti di mandato per il direttore principale e i presidenti dei comitati, rafforzando i compiti del direttore principale e aumentando i requisiti di partecipazione azionaria per i suoi amministratori e CEO.

AGCO intende pertanto rimanere fedele alla sua “Farmer First Strategy”, fortemente promossa dal chairman, presidente e amministratore delegato Eric Hansotia, che dovrebbe massimizzare la creazione di valore a lungo termine per gli azionisti. A dare vigore alle scelte del gruppo statunitense ci pensano i risultati commerciali, con vendite nette record per l’intero anno e margini operativi rettificati nel 2023, sovraperformando il mercato globale e mettendosi sulla buona strada per fornire margini operativi rettificati strutturalmente più elevati rispetto alle precedenti recessioni del settore.

 

 
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Fonte immagini: Agco, Tafe.
 

 

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