Ancora un trimestre in negativo per Agco Corporation che nel periodo aprile-giugno 2024 ha registrato un fatturato di 3.246,6 milioni di dollari, in calo del 15,1% rispetto al secondo trimestre 2023 (-14,2% se si esclude l’impatto sfavorevole della conversione valutaria).
La perdita netta riportata è stata di 4,92 dollari USA per azione (che include la perdita stimata sull’attività Grain & Protein destinata ad essere ceduta), mentre l’utile netto rettificato è stato di 2,53 dollari USA per azione. Questi risultati sono da confrontare con un utile netto dichiarato di 4,26 dollari USA per azione e un utile netto rettificato di 4,29 dollari USA per azione, relativi al secondo trimestre del 2023.
Considerando il semestre, le vendite nette pari a 6,175,3 milioni di dollari hanno fatto registrare un calo del 13,7% rispetto ai primi sei mesi del 2023. La perdita netta riportata nel semestre è stata di 2,67 dollari USA per azione rispetto all’utile netto riportato di 7,36 dollari USA per azione del primo semestre 2023. L’utile netto rettificato è stato invece di 4,85 dollari USA per azione, a fronte dei 7,80 dollari USA del primo semestre 2023.
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IN ATTO MISURE AGGRESSIVE PER RIDURRE I COSTI
«Pur continuando ad attuare con successo la nostra strategia Farmer-first, i risultati del secondo trimestre sono stati influenzati dall’indebolimento delle condizioni di mercato e da significativi tagli alla produzione volti a ridurre le scorte della nostra azienda e dei concessionari», ha dichiarato Eric Hansotia, presidente del Consiglio di amministrazione, presidente e amministratore delegato di Agco.
«Il calo dei prezzi delle materie prime e le previsioni di riduzione del reddito agricolo nel 2024 hanno influenzato negativamente il sentiment degli agricoltori, frenando ulteriormente la domanda globale del settore – ha spiegato Hansotia –. Dato l’attuale contesto, stiamo adottando misure aggressive, tra cui il nostro programma di ristrutturazione annunciato di recente, per controllare le spese, ridurre i livelli di produzione e diminuire gli investimenti in capitale circolante. Stiamo bilanciando queste riduzioni dei costi a breve termine con continui investimenti nelle nostre iniziative di crescita ad alto margine a lungo termine che ci aiuteranno ad ottenere risultati più sostenibili attraverso i cicli economici».
LA CESSIONE DEL BUSINESS GRAIN & PROTEIN PER CONCENTRARSI SULLE ATTIVITÀ A PIÙ ALTO MARGINE
«Lo scorso 25 luglio abbiamo annunciato un accordo per la cessione dell’attività Grain & Protein – ha proseguito Hansotia –. La cessione di questa attività sostiene la nostra trasformazione strategica, recentemente accelerata dalla joint venture PTx Trimble. La dismissione ci consente di razionalizzare e di concentrarci sul portafoglio di macchinari agricoli e di prodotti tecnologici di precisione Agco. In futuro, saremo meglio posizionati per una crescita a lungo termine nelle nostre attività a più alto margine e che generano un maggiore flusso di cassa libero. Allo stesso tempo, aumenterà la nostra redditività nel corso del ciclo, dato che Grain & Protein è storicamente un’attività con margini inferiori alla media».
IL CALO DEI REDDITI AGRICOLI SI TRADUCE IN UN INDEBOLIMENTO GENERALIZZATO DELLA DOMANDA DI MACCHINE E ATTREZZATURE
Illustrando il contesto socio-economico generale, Hansotia ha fatto presente come siano previsti buoni raccolti nella maggior parte delle regioni a produzione agricola. I prezzi delle materie prime hanno registrato però una tendenza al ribasso durante la stagione della semina e nel corso dell’estate, mettendo ulteriormente sotto pressione i redditi agricoli. «Continuiamo a prevedere una maggiore adozione della tecnologia di precisione – ha evidenziato – ma le difficoltà economiche delle aziende agricole si traducono in un indebolimento della domanda globale del settore nella maggior parte delle categorie di attrezzature. Nella prima metà del 2024, la domanda di trattori al dettaglio è diminuita in media dell’8% nelle tre principali regioni».
NEL PRIMO SEMESTRE 2024 VENDITE DI TRATTORI IN CALO NEL NORD (-8%) E SUD AMERICA (-14%)
Le vendite al dettaglio di trattori dell’industria nordamericana sono diminuite dell’8% nei primi sei mesi del 2024 rispetto al primo semestre 2023. Il calo delle vendite delle attrezzature più piccole è stato più significativo rispetto alla maggior parte delle categorie di attrezzature più grandi.
Le vendite di mietitrebbie sono diminuite dell’11% nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Si prevede che l’atteso calo del reddito agricolo e il rinnovamento del parco macchine continueranno a mettere sotto pressione la domanda del settore per il resto del 2024, con un conseguente indebolimento delle vendite rispetto al 2023.
Le vendite al dettaglio di trattori dell’industria sudamericana sono diminuite del 14% nei primi sei mesi del 2024 rispetto ai livelli del corrispondente periodo del 2023. I cali sono stati particolarmente rilevanti in Brasile, Argentina e nei mercati sudamericani più piccoli.
La domanda in Brasile è stata penalizzata dalle inondazioni nel Rio Grande do Sul e ha continuato a risentire delle carenze di finanziamento del programma di prestiti sovvenzionati dal governo e di un primo raccolto difficile nella regione del Cerrado. Dopo tre anni di forte crescita, si prevede che la domanda al dettaglio in Sud America si ridurrà ulteriormente nel 2024 a causa del calo dei prezzi delle materie prime e dei redditi agricoli.
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Spostandoci in Europa occidentale, le vendite di trattori al dettaglio sono diminuite del 5% nei primi sei mesi del 2024 rispetto ai primi sei mesi del 2023, con le condizioni più deboli in Italia, Regno Unito e Scandinavia. Si prevede che la domanda dell’industria si attenuerà per il resto del 2024, poiché i livelli di reddito più bassi mettono sotto pressione la domanda degli agricoltori, mentre una domanda sana da parte dei produttori di latte e bestiame dovrebbe attenuare parte del calo.
GIÙ I FATTURATI DI AGCO IN NORD AMERICA (-19,8%) E SUD AMERICA (-40,8%)
In Nord America le vendite nette di Agco sono diminuite del 19,8% nei primi sei mesi del 2024, escludendo l’impatto favorevole della conversione valutaria (0,1%)e di un’acquisizione (1,3%). Il calo delle vendite del settore, la riduzione della domanda del mercato finale e le iniziative di riduzione delle scorte hanno contribuito alla diminuzione delle vendite.
I cali di vendita più significativi si sono verificati nelle categorie delle macchine per la fienagione e dei trattori di media e alta potenza. L’utile operativo nei primi sei mesi del 2024 è diminuito di 119,9 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2023 e i margini operativi sono stati del 7,6%. Il calo è da ascrivere alla diminuzione delle vendite e della produzione, nonché all’aumento delle spese di garanzia e delle spese di vendita, generali e amministrative (SGAV).
Sempre nel primo semestre 2024 in Sud America le vendite nette di Agco hanno subito una contrazione del 40,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, escludendo l’impatto sfavorevole della conversione valutaria e quello favorevole di un’acquisizione.
La maggior parte del calo è stata determinata dalle minori vendite del settore e dalla sottoproduzione della domanda al dettaglio. Le minori vendite di trattori e mietitrebbie hanno rappresentato la maggior parte del calo. Nei primi sei mesi del 2024 l’utile operativo è diminuito di 192,1 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo calo è dovuto principalmente alla diminuzione delle vendite e dei volumi di produzione, nonché a prezzi negativi.
CALO CONTENUTO DELLE VENDITE NELLA REGIONI EME (-2,8%)
Calo decisamente più contenuto nella regione Eme (Europa-Medio Oriente), dove le vendite di Agco sono diminuite del 2,8% nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, esclusi gli impatti favorevoli della conversione valutaria (0,2%) e di un’acquisizione (0,9%).
La crescita in Germania, Turchia e Francia è stata compensata dalla diminuzione delle vendite in quasi tutti gli altri mercati europei. I cali registrati da pressoché tutte le categorie di attrezzature sono stati in gran parte compensati dall’aumento delle vendite di trattori ad alta potenza. L’utile operativo è aumentato di 36,8 milioni di dollari e i margini operativi sono migliorati di 120 punti base nei primi sei mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Il miglioramento è stato determinato da un mix favorevole di vendite relative ai trattori ad alta potenza.
DECREMENTO A DUE CIFRE (-25,9%) NELLA REGIONE APA
Per finire, nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 le vendite nette nella regione Asia/Pacifico/Africa sono diminuite del 25,9%, escludendo gli effetti sfavorevoli della conversione valutaria (-1,6%) e l’impatto favorevole di un’acquisizione (1,2%), a causa dell’indebolimento della domanda del mercato finale e dei minori volumi di produzione.
La diminuzione delle vendite in Cina, Australia e Africa ha determinato la maggior parte del calo. L’utile operativo è diminuito di 18,6 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 a causa dei minori volumi di vendita.
RIVISTE AL RIBASSO LE PREVISIONI DI GUADAGNO PER L’ANNO 2024
A fronte dei risultati negativi ottenuti Agco Corporation ha rivisto al ribasso la guidance sugli utili per l’anno 2024. Le vendite nette dell’azienda per il 2024, incluso l’impatto positivo di PTx Trimble, sono attese ora a quota 12,5 miliardi di dollari, a causa dei volumi di vendita inferiori e della conversione negativa delle valute estere. I margini operativi rettificati dovrebbero essere pari a circa il 9%, riflettendo il consolidamento di PTx Trimble e l’impatto di vendite inferiori, volumi di produzione più bassi, maggiori controlli sui costi e una modesta riduzione degli investimenti in ingegneria. Sulla base di queste ipotesi, l’utile per azione rettificato per il 2024 è previsto a circa 8 dollari.
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Fonte tabelle e immagini: Agco