Si è svolta lo scorso 15 dicembre l’annuale assemblea di Apimai Ravenna. Presenti, tra gli altri, Aproniano Tassinari, presidente di Unima, Gabriele Carapia, presidente di Apimai Ravenna, Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Sandro Brandolini, membro Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Guido Tampieri, commissario straordinario di Agea, Roberto Tamburini, consigliere nazionale di Unima, i vertici di New Holland e Sauro Angelini che ha condotto l’incontro davanti alle telecamere di Agrilinea.
Tanti gli argomenti di cui si è discusso e molteplici i punti di vista offerti dagli ospiti davanti ai quasi 70 partecipanti. In primo piano, naturalmente, la discussione sulla Pac che ha visto intervenire l’assessore Rabboni il quale ha giudicato necessario lo slittamento della riforma di un anno: «c’è una divergenza tra chi vuole effettuare tagli sul budget e chi invece auspica al mantenimento dei livelli attuali; se il budget diminuisce sarà difficile conciliare le esigenze di tutti. Per questo credo che sia meglio riuscire ad ottenere una buona riforma tra un anno, piuttosto che una riforma a metà oggi», ha dichiarato l’assessore.
A sua volta il presidente Tassinari ha insistito particolarmente sul ruolo chiave del settore agromeccanico e sulla necessità di professionalizzazione della categoria. «È importante che sia recepito il concetto in base al quale le risorse e i contributi dati al comparto agromeccanico non sono sottratti, poiché anche questo settore fa parte del mondo agricolo; ne rappresenta una fetta molto importante in realtà, basti pensare che i contoterzisti lavorano circa il 70% delle superfici agricole».
Anche Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, intervenuto in video conferenza, si è soffermato sulla centralità del ruolo delle imprese agromeccaniche in un momento così difficile per la politica agricola.
Un’altra tematica dibattuta è stata l’importanza della formazione del personale (auspicata da tutti gli intervenuti), da affiancare ad una meccanizzazione agricola che si rende sempre più standardizzata, accessibile e affidabile. Sono in arrivo alcune novità legislative e allo stesso tempo le case costruttrici si stanno adoperando per offrire un prodotto che sia sempre più vicino alle reali necessità degli utilizzatori finali, accompagnato da un’assistenza qualificata. A conclusione dell’assemblea il presidente Tassinari ha auspicato un cambiamento che viene percepito come realmente necessario e che deve partire dalla base del settore agromeccanico.
Fonte: Unima