Anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, Veronafiere ha deciso di promuovere le tecnologie agricole italiane in Nordafrica curando l’organizzazione del padiglione Italia, Fieragricola Morocco, all’interno del Siam, il salone internazionale dell’agricoltura marocchino, che si è svolto a Meknès dal 16 al 21 aprile.
GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO
Alla guida di una collettiva di imprese italiane nei settori delle tecnologie e prodotti per l’allevamento, macchine e attrezzature, agrofarmaci, fertilizzanti e sementi ed energie rinnovabili per l’agricoltura, Fieragricola si è proposta come strumento b2b per quelle realtà desiderose di entrare nel mercato locale e africano, o di consolidare la propria posizione.
Una presenza decisamente proficua, vista la centralità della rassegna di Meknès che in questa edizione – la quattordicesima – all’insegna dello slogan “L’agricoltura, leva per l’occupazione e il futuri del mondo ruurale”, ha accolto oltre 1.500 espositori in rappresentanza di più di 70 Paesi e oltre 850mila visitatori.
Del resto, non è casuale che al Siam infatti si realizzino il 50 per cento delle vendite annuali di macchine agricole in Marocco.
L’AGRICOLTURA VOLANO DELL’ECONOMIA DEL PAESE
L’agricoltura, riveste, com’è noto, una posizione di centralità nell’economia della nazione governata dal re Mohammed VI.
Il settore primario impiega infatti il 45 per cento della forza lavoro, contribuendo per il 19 per cento al Pil nazionale.
GLI AMBIZIOSI OBIETTIVI DEL PIANO VERDE
Per rafforzare ulteriormente il ruolo rivestito dall’agricoltura quale motore della crescita del Paese accrescendone la competitività e l’apertura ai mercati internazionali, nel 2008 il Marocco ha varato il Piano Verde (Plan Maroc Vert) che punta a potenziare entro il 2020 il valore della produzione agricola nazionale da 6,5 a 9 miliardi di euro, a creare 1,5 milioni di nuovi posti di lavoro e ad incrementare l’export agroalimentare da 800 milioni a 4,5 miliardi di euro, investendo ogni anno un miliardo di euro per l’ammodernamento di tecnologie e macchinari di cui l’Italia è il secondo fornitore, dopo l’Olanda.
I TRATTORI PRIMA DI TUTTO
In particolare, la domanda di tecnologie agricole in Marocco è costituita per il 56 per cento dalla richiesta di trattori, con una media di 4mila nuovi mezzi acquistati ogni anno che servono per compensare un tasso di meccanizzazione ancora molto basso (15%).
Cifre alla mano, nel 2018 il Paese che, dopo la crisi economica del 2008 e dopo le turbolenze della Primavera Araba nel 2010, ha ripreso il consueto trend di investimenti nella meccanizzazione, ha importato macchinario agricolo per un valore rispettivamente di 109, milioni di euro.
Da segnalare ancora che Fieragricola Marocco 2019 è stata realizzata con il supporto dell’Ambasciata d’Italia in Marocco, presente nell’Area Italia con uno stand istituzionale.
Inoltre, per la prima volta, è stato firmato un accordo con il gruppo automobilistico FCA quale partner di Fieragricola Marocco attraverso il marchio Jeep.
LA PRESENZA DI NEW HOLLAND, CON UN PROPRIO STAND E DIVERSE NOVITÀ
Al Siam 2019 era presente anche New Holland che, in uno stand organizzato in collaborazione con il proprio importatore di vecchia data SOMMA, appartenente al gruppo Auto Hall, ha presentato alcune interessanti novità per il mercato locale.
Tra queste la mietitrebbia TC5.30, provvista di un nuovo tubo di scarico e di una tramoggia più capiente per una più elevata produttività, il trattore TD3.50, macchina versatile ed economica sotto i 50 cavalli, e il T8.410, nel segmento dell’alta potenza.
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Fonte immagini: Icex Rabat, New Holland Agriculture, Siam, Veronafiere.