Viaggiando sulle due direttrici di una dimensione cosmopolita e di un ritmo piuttosto sostenuto di scambi e business, l’edizione 2019 del Sima si è congedata con un bilancio nel complesso positivo.
Dal 24 al 28 febbraio scorso, comunicano gli organizzatori, 230mila operatori del settore agricolo provenienti da tutto il mondo (presenze stabili rispetto al 2017) si sono ritrovati a Parigi all’ultimo Salone mondiale della meccanizzazione agricola e dell’allevamento professionale, animati dalla volontà di guardare al futuro con realismo e ottimismo, per scoprire le più recenti innovazioni, confrontarsi sulle sfide in atto nell’ambito dell’agricoltura e ottenere risposte concrete e adeguate per le loro attività quotidiane.
Ma, come detto, il dato assolutamente confortante per gli organizzatori è derivato appunto dal clima che si è respirato durante i cinque giorni del Sima 2019 all’interno del quartiere espositivo di Parigi-Villepinte, dominato da una ritrovata voglia d’affari e da una fattiva progettualità, interessata alle soluzioni tecnologiche.
«Siamo molto soddisfatti dell’importante presenza di visitatori all’ultima edizione del Sima, dove abbiamo avuto l’opportunità di tessere nuovi contatti di qualità con costruttori e alcune start-up presenti nel relativo Villaggio, dando vita a proficue sinergie e costruendo solidi legami per il futuro», conferma Oscar Laubry, direttore sviluppo di HKTC Technologies.
«Grazie alla Medaglia d’Argento conquistata al Sima Innovation Awards l’affluenza di visitatori al nostro stand è stata ottima, con partecipazione di varie delegazioni straniere ed investitori ai quali abbiamo potuto presentare il nostro nuovo pneumatico con serbatoio d’aria integrato», aggiunge Stéphanie Deboude, presidentessa di Sodijantes Industries.
«Abbiamo riscontrato un buon dinamismo al nostro stand, caratterizzato da uno spirito molto positivo – ribadisce Michel Weber, direttore marketing e comunicazione di New Holland France –. E, sulla scorta di una tendenza registrata in ripresa durante la scorsa edizione del Sima e quest’anno confermata e consolidata, abbiamo già ora finalizzato un buon numero di buoni affari direttamente in fiera con la firma di diversi ordinativi».
IN CRESCITA ESPOSITORI E VISITATORI ESTERI
Riaffermando la sua vivacità e la sua risonanza all’estero, il Sima 2019 ha accentuato dunque anche la propria caratura internazionale, ospitando una più folta compagine di espositori esteri (in aumento del 12,5 per cento in confronto alla precedente puntata del 2017 e in rappresentanza di 42 Paesi), una buona quota di visitatori stranieri (il 25 per cento) provenienti da 140 Paesi e 400 delegazioni internazionali.
A fare eco ci sono le positive impressioni degli espositori a tale proposito, come quella espressa da Xavier Faure, co-fondatore di Piloter sa Ferme: «abbiamo notato che l’alto livello di innovazione francese ha attirato al Sima numerosi agri-manager dall’America e dall’Europa dell’Est».
Benoit Carré, presidente di Carré, sottolinea invece: «quest’anno il nostro obiettivo è stato focalizzato sull’animazione conviviale del nostro network, appuntamento al quale si sono presentati numerosi concessionari e agricoltori. Ma abbiamo registrato anche un aumento di visitatori internazionali, in arrivo da una trentina di Paesi, e ricevuto parecchi ordinativi».
SUCCESSO PER IL SIMA DEALER’S DAY E L’AFRICAN SUMMIT
E, sul fronte degli scambi e del business, due eventi di ampio respiro si sono rivelati strumenti particolarmente validi e proficui nell’ottica di stabilire relazioni tra gli operatori del settore: il Sima Dealer’s Day – una giornata di lavoro speciale che ha visto la partecipazione di distributori del mondo intero intenti a dibattere sul tema della formazione e dell’evoluzione della professione del concessionario – e il Sima African Summit (nella foto sopra), conferenza internazionale e strumento pratico per lo sviluppo sul continente africano, che ha riunito circa 200 persone e consentito numerosi scambi costruttivi.
Da segnalare anche il Job Dating che ha permesso a 190 candidati di scoprire una cinquantina di posizioni lavorative proposte da 16 aziende (non pochi contatti sono già in fase di finalizzazione).
NUMEROSE CONFERENZE ED EVENTI COLLATERALI
In sintonia con le preoccupazioni del mondo agricolo, insomma, l’ultimo Sima ha proiettato a 360 gradi lo sguardo sulla diversità sia delle produzioni sia delle soluzioni, organizzando a tal fine una serie di eventi collaterali e di conferenze (che hanno richiamato oltre 2.000 persone): vedi in tal senso le interessanti tavole rotonde sulle grandi sfide con cui è alle prese il settore primario, come l’agricoltura biologica, i sistemi di coltivazione di domani, l’agricoltura nell’era digitale, l’allevamento e l’AgTech.
Tra le novità riservate dall’edizione 2019 del Salone parigino, inoltre, un Satellite Agri’Hackatlon – organizzato da La Ferme Digitale in collaborazione con la società Atos – durante il quale diverse squadre di programmatori, affiancate da professionisti del comparto agricolo, hanno avuto a disposizione 48 ore per lavorare ininterrottamente sull’utilizzo dei dati satellitari in agricoltura: il primo premio è stato assegnato a Ohm sweet home per il progetto “Mes Parcelles” che consente di ottimizzare la definizione di potenzialità del suolo via Sentinel.
UNA RASSEGNA SEMPRE PIÙ SOCIAL
Grande poi il riscontro ottenuto sui social network. Basti dire che più di un milione di impression di #Sima sono state registrate su Twitter durante lo svolgimento del Salone.
«Sima è per noi una manifestazione storica, un appuntamento imperdibile, in quanto luogo di confronto dove poter entrare in relazione con gli operatori del settore agricolo e beneficiare della loro esperienza – rileva Franck Lethorey, incaricato delle relazioni stampa e comunicazione di Manitou Group –. Quest’anno abbiamo stabilito i primi contatti con alcuni influencer del mondo agricolo dal momento che desideriamo sviluppare un approccio collaborativo con loro».
RECORD STORICO PER IL SIMAGENA
All’altezza della situazione anche il Simagena, che si è confermato un cruciale sito di incontri e di affari per la filiera bovina francese e internazionale.
Novità di quest’anno, la Giornata dell’allevamento ha ospitato momenti clou quali tavole rotonde, open show, vendite all’asta, stabilendo in quest’ultimo ambito uno storico record: la giovenca Gah Olga des Grilles, figlia di Boldi V Gymnast, è stata venduta a 130mila euro a due associazioni di allevatori canadesi e tedeschi in occasione dell’asta Paris Dairy Sale organizzata da Gènes Diffusion.
Grande soddisfazione viene espressa da Giuseppe Pantaleoni di Kbs Genetic, organizzatore di Simagena: «l’edizione 2019 del Simagena è stata la più bella da quando Kbs Genetic se ne occupa. Abbiamo stabilito molti contatti nuovi con diversi Paesi, registrando molteplici presenze di qualità grazie alle visite di agricoltori e allevatori direttamente interessati a questo importante rendez-vous internazionale della filiera bovina».
Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, visto il dichiarato successo della manifestazione ma restano sul tappeto i tentativi (molto più di rumours) fatti dagli organizzatori di trovare per il Salone parigino una diversa collocazione temporale (vedi link), testimonianza di una voglia di cambiamento, non solo di date ma forse anche di aggiustamenti ad una seppur valida formula, che qualcuno dei diretti interessati deve in qualche modo avere espresso.
E, poiché l’appuntamento dato da Frédéric Martin (nella foto sopra), presidente del Sima e di Axema, l’associazione dei costruttori francesi, è per febbraio 2121, ci sono due anni per lavorarci sopra.
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