HomeEventiCampagnola: sessant’anni di innovazione Campagnola: sessant’anni di innovazione Eventi 15/11/2018 - meccagri Creare l’esigenza nella clientela, prevenire il mercato. Sono questi i due principi cardine che hanno segnato il percorso di Campagnola, azienda che da esattamente sessant’anni si occupa di progettazione e produzione di soluzioni pneumatiche ed elettromeccaniche per la potatura e la raccolta. Laura Ferretti, titolare di Campagnola, con il sindaco di Zola Predosa Stefano Fiorini. Ma c’è un altro fattore che ha determinato il successo di questa realtà ed è il fattore umano. Per dirla con le parole di Stefano Fiorini, sindaco di Zola Pedrosa, intervenuto alla celebrazione di questo importante compleanno tenutasi lo scorso 30 ottobre a Bologna presso la sede di Confindustria Emilia Area Centro: «la famiglia Ferretti ha avuto la capacità di coinvolgere i propri collaboratori in forma empatica». Ma per comprendere appieno il significato di queste parole, meglio ripercorre la lunga storia aziendale. IL RICORDO DEL FONDATORE VITTORIO FERRETTI Vittorio Ferretti e Graziella Rondani, fondatori di Campagnola. Senza celare una certa emozione, la titolare Laura Ferretti, figlia di Vittorio e di Graziella Rondani, fondatori di Campagnola, ha esordito: «l’azienda è nata dal sogno dei miei genitori. Ancora oggi portiamo sempre nel cuore gli insegnamenti che ci ha lasciato mio padre». Sì, perché deus ex machina di Campagnola è il suo fondatore Vittorio che, prima di dare vita al suo progetto, lavorava presso un’officina meccanica, ma spendeva il suo tempo libero rifugiandosi nel suo garage. E lì sperimentava. La tenacia e la forza di volontà nel 1958 gli hanno permesso di dare origine a Campagnola e alle prime forbici pneumatiche in metallo. Nel 1961 l’area di lavoro cresce da 20 a 200 metri quadrati. Il grande successo arriva però nel 1974: dopo un viaggio in Usa, Vittorio progetta e produce le prime forbici pneumatiche in tecnopolimero, le Super Star. «Alcune Super Star originali del ’74 sono ancora in campo – ha fatto notare Laura –. Ciò testimonia la grande intuizione di mio padre». SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA Da lì è un crescendo: nel 1990 è la volta di Olistar, l’abbacchiatore pneumatico con rastrelli contrapposti, nel 2004 viene lanciato l’abbacchiatore elettromeccanico Alice (dedicato alla nipotina di Vittorio, figlia di Laura), seguito qualche tempo dopo da Victory, la forbice in carbonio che vuole essere anche un tributo al fondatore. Gli investimenti sono stati costanti e continui, le acquisizioni sono state strategiche, una per tutte quella di Maibo, negli anni ‘90: da piccolo laboratorio alla nuova sede di Zola Pedrosa (con il raggruppamento delle unità produttive in un solo polo, accanto alla Sede principale), che oggi conta 8mila metri quadrati di superficie, a cui si sommano gli 800 della Società Campagnola Iberica fondata nell’anno 2000 a Barcellona. REALTÀ FAMILIARE, CON UNA FORTE CONNOTAZIONE MANAGERIALE Da sinistra: Patricio Pellicanò, Vanni Roncagli, Andrea Armaroli, Laura Ferretti e Stefano Fiorini. Una realtà familiare, con una forte connotazione manageriale: Patrizio Pellicanò, direttore tecnico, Vanni Roncagli, direttore commerciale, e Andrea Armaroli, direttore generale, sono coloro che, ciascuno per le proprie competenze, stanno disegnando il futuro di Campagnola seguendo una filosofia ben precisa. Andrea Armaroli «Il mondo agricolo è formato da piccoli imprenditori che hanno la necessità di collaborare a 360 gradi con i fornitori – ha spiegato il direttore generale, da tanti anni al servizio dell’azienda –. Noi i nostri clienti non li abbandoniamo mai, condividiamo con loro i successi e anche gli insuccessi». «Oggi – ha proseguito facendo anch’egli riferimento al fattore umano – con l’omologazione delle aziende è sempre più difficile fare la differenza dei prodotti: solo le persone non sono omologabili». LE NOVITÀ DI PRODOTTO IN LANCIO A EIMA 2018 Ad Andrea Armaroli è toccato anche il compito di illustrare le novità di Campagnola in lancio ad Eima 2018: la Line 44 e la Line 58. LA LINE 44: 5 ATTREZZI ALIMENTATI DA UN’UNICA LEGGERISSIMA BATTERIA La prima è composta da 5 attrezzi (4 forbici elettriche ed una legatrice) alimentati dallo stesso modello di batteria – una batteria a zaino da 44 volt e ultraleggera (1,5 kg) – che non solo è in grado di garantire a ciascuno di loro un’intera giornata di lavoro ma che apre anche nuove opportunità all’azienda. In considerazione del fatto che l’universo degli olivicoltori è costellato di piccole realtà che operano su una superficie media di 2-3 ettari, il costo di questo prodotto è particolarmente contenuto. «La linea 44 ha un prezzo del 20-25 per cento inferiore allo stato dell’arte – ha fatto notare Armaroli –. Con questo prodotto ci rivolgiamo pertanto aduna fascia di clientela che fino ad oggi ci era preclusa». Entrando nel dettaglio, due delle 4 forbici elettriche – Easy S ed Easy L – hanno una capacità di taglio progressiva ed un diametro di 30 millimetri la prima e di 36 millimetri la seconda; le altre due forbici, Easy 80 ed Easy 150, sono invece dotate di un’asta di prolunga, rispettivamente di 80 centimetri e fino a 1 metro e mezzo, mentre la capacità di taglio è per entrambe di 36 millimetri. La peculiarità di tutti questi modelli di cesoie consiste nelle lame in acciaio ad alta resistenza, nell’impugnatura ergonomica e nella modalità di apertura completa o ridotta. Completa la gamma la legatrice Linker (anch’essa leggera: non arriva al chilogrammo, cavo compreso) – utilizzabile in viticoltura, frutticoltura ed orticoltura – che permette di effettuare fino a 60 legature al minuto, con tre tipologie di filo per le bobine (plastica, carta o materiale fotodegradabile). LA LINE 58, PER UN IMPIEGO ALTAMENTE PROFESSIONALE La Linea 58 è invece concepita per un utilizzo altamente professionale, anche per i contoterzisti. Il principio però è lo stesso della linea più “cheap”: una batteria multiuso capace di azionare vari attrezzi elettrici Campagnola per la raccolta delle olive e per la potatura, come pure la legatrice elettrica per utilizzo in viticoltura, orticoltura e frutticoltura. Al momento le due nuove linee sono in pre-serie, ma a partire dalla prossima campagna entreranno in listino a tutti gli effetti. L’ABBACCHIATORE PNEUMATICO STORM In esposizione nello stand allestito ad Eima da Campagnola anche l’abbacchiatore pneumatico Storm (soli 820 grammi). Perfetto per le chiome poco potate, è progettato per lavorare ad una velocità di 1.800 battute al minuto e per consentire una raccolta potenziata delle olive grazie al doppio movimento orizzontale. La struttura è in acciaio antiruggine, i rebbi totalmente in carbonio. Sempre ad Eima, le nuove reti per olive – realizzate con un materiale anti-strappo, anti-spina e resistente ai raggi UV – alla cui base sta la tessitura Raschel, formata da una specifica lavorazione del doppio filo, che forma una maglia estremamente stretta e conferisce alle reti resistenza all’usura. Infine l’olio Big Flu Bio, biodegradabile e inodore, destinato alla lubrificazione degli attrezzi pneumatici. «Con queste novità desideriamo dimostrare che l’innovazione cui tendiamo mira a semplificare le lavorazioni e a garantire risultati ottimali con il minore sforzo possibile e tante altre novità sono nel cassetto perché intendiamo tener sempre fede al nostro spirito pionieristico», ha concluso il direttore generale dell’azienda. IL MERCATO E GLI OBIETTIVI FUTURI Vanni Roncagli È toccato a Vanni Roncagli, direttore commerciale, fare il punto sulle quote di mercato odierne e sugli obiettivi futuri. «Quando sono arrivato in Campagnola, tre anni fa, la percentuale di vendite all’estero era consolidata, ma stabile. Dal momento però che si tratta di un mercato dalle grandi potenzialità, l’obiettivo è di arrivare a ribaltare la situazione che ho trovato: ci siamo prefissati uno share del 60 per cento all’estero e del 40 per cento in Italia (tre anni fa il rapporto era invertito: 30 per cento all’estero e 70 per cento in Italia)». Tradotto in termini di fatturato, l’obiettivo è di raggiungere quota 18 milioni di euro entro il 2020. Come? Consolidando il mercato italiano – qui la nuova Line 44, dedicata anche agli hobbisti, dovrebbe essere il volano – e lavorando all’estero, sui nuovi mercati. Nuovi mercati intesi non soltanto come nuovi Paesi, ma anche nuovi segmenti. In altre parole, presto in gamma ci saranno nuovi prodotti destinati a nuovi comparti. E a proposito di completamento della gamma, vale la pena citare la partnership con Arrizza, il costruttore abruzzese che fabbrica attrezzature per le lavorazioni di frutteti e vigneti. Una collaborazione che porta, a entrambi i partner, la disponibilità di una gamma completa di prodotti tanto cdhe, come ha precisato lo stesso direttore commerciale, le due aziende si presentano al mondo con un marchio congiunto. ATTREZZATURE ADATTE ALL’AGRICOLTURA 4.0 Patrizio Pellicanò Patrizio Pellicanò, direttore tecnico, ha invece fatto il punto sull’innovazione dei prodotti Campagnola, ricordando gli ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo che da sempre caratterizzano l’azienda, ed evidenziando come l’impiego delle fibre di carbonio azzeri l’usura (poiché non ci sono parti metalliche) e si traduca in un minor peso dell’attrezzo. Con riferimento all’abbacchiatore Storm, Pellicanò ha fatto notare quanto sia sottile l’asta: «la più sottile sul mercato», grazie alla parete spessa solo un millimetro. L’ingegnere ha fatto il punto anche sulle attrezzature elettromeccaniche, concentrando l’attenzione sul vero tema: le batterie allo ione di Litio. Nel caso di Campagnola, vengono impiegate batterie di derivazione automotive, in particolare quelle utilizzate anche da Tesla. Si tratta di batterie che garantiscono 8 ore di autonomia, dunque una giornata di lavoro. Pellicanò ha inoltre richiamato l’attenzione su un altro importante aspetto: «Le celle al Litio – ha ricordato – sono pericolose, perché se dovessero prendere fuoco è impossibile spegnerle». Dunque il loro impiego è subordinato ad un’elettronica molto raffinata, su cui Campagnola sta lavorando parecchio. Infine novità anche nel design dei nuovi prodotti: non è soltanto una questione di family feeling e dunque di estetica, ma anche la necessità di ridurre il peso degli attrezzi, a parità di prestazioni. Gli operatori ringraziano. © Emanuela Stìfano Abbacchiatori | Campagnola | Forbici elettriche