Kubota: l’espansione nei mercati europei puntando sul segmento Utility

Macchine 06/11/2018 -
Kubota: l’espansione nei mercati europei puntando sul segmento Utility

Incrementare la propria quota di mercato nei mercati del Vecchio Continente, in riferimento soprattutto alla fascia di media potenza, ritenuta d’importanza a strategia nelle politiche del brand, grazie a trattori espressamente pensati in chiave europea ed in grado di soddisfare le esigenze degli agricoltori locali.

Sono indirizzati lunga questa direttrice i programmi e gli investimenti della giapponese Kubota che nell’ultimo periodo ha accentuato ulteriormente il proprio dinamismo con rinnovamenti di gamma e lancio di nuovi prodotti puntualmente presenti nello stand del gruppo a Eima International 2018.

 

LA NUOVA SERIE MGX-IV

A cominciare dalla quarta generazione della fortunata serie MGX – i nuovi MGX-IV, conformi alla normativa Mother Regulation e destinati a sostituire gli MGX-III in commercio dalla fine del 2016.

Si tratta di cinque modelli nel range di potenza tra 104 e 143 cavalli azionati dai motori 4 cilindri Kubota V3800 da 3,8 litri di cilindrata (montato sui due compatti modelli d’attacco) e V6108 da 6,1 litri (sui tre modelli più grandi), entrambi conformi allo Stage IV/Tier 4 Final sulle emissioni.

Il cambio Intellishift – un powershift a tre gamme di velocità con 8 marce sotto carico che offre 24 marce avanti e 24 retromarce ­– consente di cambiare marcia premendo un pulsante, senza usare il pedale della frizione, o in modalità automatica.

Il numero di rapporti è elevabile a 32+32 con l’apporto del super-riduttore (opzionale).

Aggiornato e maggiorato rispetto alla generazione precedente, l’impianto idraulico vanta una capacità di flusso d’olio combinata pari a 133 litri al minuto (per gli M95GX-IV e M105GX-IV) e a 143 litri al minuto (M115GX-IV, M125GX-IV e M135GX-IV),

 

Il sollevatore elettronico di Categoria III a tre punti continua ad offrire una portata di 6.100 chilogrammi (sui tre modelli più potenti) e di 5.000 chilogrammi (sui restanti due), ma integra un comando elettronico del gancio di traino tramite interruttori esterni, il sollevamento velocizzato ed un controllo dello sforzo posizionati nei tiranti inferiori, nonché un riprogettato sistema di sblocco dell’attacco a tre punti, più semplice e sicuro.

Da segnalare anche il nuovo sollevatore anteriore integrato (opzionale) che può ospitare due linee idrauliche ausiliarie.

 

MAGGIORE SICUREZZA E COMFORT

Per potenziare la sicurezza sono stati introdotti alcuni upgrade quali il sistema Controllo Presenza Operatore (che attiva un segnale d’allarme e una spia a Led ogni volta che l’operatore lascia il sedile senza aver inserito il freno di parcheggio), un indicatore di “guasto freno” e un freno rimorchio a doppia linea.

In evidenza anche la presenza della nuova funzione sterzante 2RM Auto deputata, tramite sensori posizionati sull’assale anteriore, a disinnestare automaticamente la trazione integrale mentre si esegue una curva, così da garantire un raggio di sterzata ottimale e semplificare le manovre a fine campo, salvaguardando il terreno e preservando gli pneumatici.

Sul fronte del comfort operativo, la cabina di nuova concezione, ergonomica e spaziosa, ospita all’interno la rinnovata consolle di comando che consente un controllo ancora più comodo e intuitivo delle funzioni della macchina.

 

M5001 UTILITY NARROW: GLI “STRETTI” PER GLI IMPIEGHI INTENSIVI

Un’altra interessante novità messa a punto da Kubota in mostra alla rassegna bolognese è rappresentata dalla nuova gamma di trattori M5001 Utility Narrow, espressamente concepita dal colosso giapponese per le applicazioni tipiche dell’agricoltura intensiva, oggi sempre più diffusa tra i produttori per le sue prerogative di elevata produttività ed efficienza.

Al pari della gamma standard, la nuova serie M5001 Utility Narrow si declina in due modelli con potenze di 95 e 113 cavalli, erogati dal Kubota V3600 quattro cilindri a quattro valvole per cilindro, da 3.769 centimetri cubi di cilindrata, propulsore che, in considerazione delle caratteristiche del trattore rientrante nella categoria di immatricolazione T2 (specialistici), è tenuto però al rispetto dello standard IIIB, in assenza del sistema di post-trattamento Scr, anziché del più restrittivo Stage IV.

Anche sugli Utility Narrow il motore è associato alla trasmissione Overdrive (40-Eco): un gruppo costituito da sei marce sincronizzate principali con sistema Hi-Lo e tecnologia Dual speed in tre gamme, per un totale di 36 rapporti in avanti e altrettanti in retro, con inversore elettroidraulico montato sul piantone dello sterzo e la mezza marcia idraulica che è ormai un classico dei trattori Kubota.

Il nuovo assale anteriore con trasmissione ad ingranaggi conici consente l’impiego di pneumatici dal battistrada ridotto, così da raggiungere una larghezza complessiva di soli 1.700 millimetri.

 

M4062 E M4072: CON DOTAZIONI DELLA SERIE SUPERIORE

Scendendo di potenza, si potranno vedere all’Eima i due nuovi modelli M4062 (nella foto sopra, con arco) e M4072 (nelle due foto sotto) – eredi dei due modelli di successo M6060 e M706 – da 65 e 75 cavalli rispettivamente (sono alimentati entrambi dal 4 cilindri Kubota V3307 da 3,3 litri), che vantano un passo maggiorato di 80 millimetri rispetto ai predecessori e sono stati progettati per offrire grande efficienza abbinata a facilità di utilizzo e superiori livelli di comfort.

Dalla serie superiore, la M5000, i nuovi M4002, disponibili anche con piattaforma e arco di protezione, ereditano la cabina, più spaziosa e meglio organizzata nonché provvista di tettuccio apribile di serie, e, per quanto riguarda il modello piùpotente, la trasmissione DualSpeed 36+36 dotata di mezza marcia idraulica e inversore elettroidraulico, che si affianca all’unità 18+18 senza Hi-Lo dell’M4602.

Da segnalare, inoltre, la capacità di sollevamento innalzata a 2.500 chilogrammi e la compatibilità con i terminali IsoMatch di matrice Kverneland Group, con gestione Isobus integrata.

 

M6121, TUTT’UNO CON IL CARICATORE

Per finire, la quarta nuova proposta del brand arancione: l’inedito modello M6121 equipaggiabile direttamente in fabbrica con il caricatore frontale LK2100H in versione deluxe provvisto di autolivellamento idraulico e gestibile mediante un joystick multifunzione integrato nel bracciolo destro: un binomio questo pensato espressamente per le applicazioni in allevamenti e in aziende che praticano la fienagione a livello intensivo.

Il nuovo trattore, che si raccorda alla concezione costruttiva che ha ispirato la serie da campo aperto di potenza medio-alta M7002, è alimentato dal 4 cilindri Kubota V6108 da 6,1 litri di cilindrata che eroga 115 cavalli di potenza nominale e beneficia di un boost di 20 cavalli supplementari.

Interessante il cambio, un powershift con cinque gamme e sei rapporti sotto carico, e ancor di più l’impianto idraulico a centro chiuso, con sensori di carico e pompa indipendente da 110 litri al minuto a controllo elettronico.

 

LE ATTREZZATURE IN LIVREA ARANCIONE

Sul palcoscenico di Eima International non ci saranno però soltanto trattori, dal momento che, come già accaduto lo scorso anno ad Agritechnica, Kubota sfrutterà l’occasione per presentare al pubblico gli orange implements di derivazione Kverneland, società acquisita al 100 per cento dal colosso del Sol Levante nel 2012.

In mostra ci saranno, tra gli altri, la nuova serie 2000 di erpici rotanti pieghevoli ­ – 4 modelli da 4 a 6 metri di larghezza abbinabili anche a trattori di media potenza – (nella foto sopra il modello PH2500F), caratterizzati da performance elevate, basso peso, regolazioni semplici e manutenzione minima, la seminatrice PP1405V, il cui punto di forza è la larghezza variabile delle file, oltre alla possibilità di aggiunta di una tramoggia per la distribuzione del concime, e la rotopressa a camera variabile BV5160SC14N (nella foto sotto), la cui camera di pressatura è stata progettata per adattarsi ai diversi tipi di foraggio che vengono raccolti: insilato, fieno o paglia.

Il sistema Intelligent Density 3D consente all’operatore in cabina di pre-selezionare la densità che dovrà avere la rotoballa regolandola in tre zone diverse, ognuna con un diametro ed una pressione scelti a seconda delle esigenze aziendali.

 

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