Checchi & Magli: innovazione a pieno ritmo nelle trapiantatrici

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Una marcata innovazione che non perde però mai di vista la semplicità di utilizzo della macchina. E poi uno sguardo costantemente puntato verso l’obiettivo delle grandi prestazioni e, soprattutto, della massima affidabilità.

Questi i cardini della filosofofia costruttiva di casa Checchi & Magli, affermata specialista delle macchine per il trapianto e detentrice di una vasta gamma – idonea a tutte le tipologie di piantine – che, grazie ai suoi requisiti di tutto rispetto, è riuscita a conquistare il successo sui mercati del mondo intero.

 

QUARANT’ANNI DI CRESCITA COSTANTE

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Un percorso di crescita decisamente brillante, quello vantato da Checchi & Magli, che ben testimonia la vitalità e l’intelligenza delle scelte operate dalla realtà emiliana, ora entrata nella fase dei festeggiamenti del suo quarantesimo anno di attività.

 

NEL CUORE DELLA PATATICOLTURA

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Fondata infatti con dimensioni artigianali nel 1976 in quel di Budrio, in provincia di Bologna – dove si trovano tuttora quartier generale e i tre stabilimenti produttivi – e quindi inserita in un contesto precipuamente rivolto alla pataticoltura, l’azienda ha saputo tempestivamente andare al di là dei fabbisogni legati alle tecniche agronomiche e alle scelte varietali del comprensorio d’appartenenza, decidendo di proporre tipologie di macchine diverse e innovative ed investendo con determinazione, a tal fine, in ricerca e sviluppo, così da conoscere una continua evoluzione.

Se i primi anni della storia di Checchi & Magli, dunque, sono stati ovviamente dedicati alla realizzazione di macchine per la coltivazione e la raccolta della patata, con la messa a punto di modelli di piantapatate, scavapatate e vibrorincalzatori, ben presto a Budrio ci si rese conto che gli orizzonti offerti da questo settore diventavano sempre più stretti.

 

TRAPIANTATRICI DI ORTAGGI, IL NUOVO CORE BUSINESS AZIENDALE

Occorreva pertanto individuare delle giuste alternative e, sulla scorta di una serie di attente analisi di mercato, agli inizi degli anni Ottanta l’interesse si concentrò nell’ambito del trapianto di ortaggi, dove le macchine destinate in quel periodo a soddisfare la crescente domanda di meccanizzazione erano poche e tutte importate dagli Stati Uniti.

 

FOX, PRIMA IN TUTTI I SENSI

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Di qui la nascita in casa Checchi & Magli del valoroso modello Fox, la prima trapiantatrice a pinze progettata e costruita in Europa idonea a mettere a dimora piantine con radice nuda (pressoché le uniche, al tempo, impiegate dagli orticoltori): una macchina che ha rappresentato l’autentico best seller dell’azienda, accompagnandola, con numerosi aggiornamenti, praticamente durante tutto il suo quarantennale cammino – è infatti uscita dalla produzione soltanto l’anno scorso – e alla quale spetta il merito di aver dato il via allo sviluppo di un core business che ha assegnato alla ditta bolognese il ruolo di big mondiale delle trapiantatrici per orticole, tabacco e vivaismo.

 

TEX, DALLE PINZE ALLE TAZZE

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Nel giro di pochi anni, poi, lo scenario comincia a mutare sensibilmente, con la sempre maggiore diffusione nei vivai italiani delle piantine radicate in zollette di torba. E senza indugio, a metà anni Ottanta, Checchi & Magli concepisce il nuovo modello Tex, equipaggiato di sistema di distribuzione a tazze capace di raddoppiare la velocità di trapianto rispetto al sistema a pinze, con conseguente abbattimento dei costi operativi.

Un altro prodotto eroe dell’azienda di Butrio, la trapiantatrice Tex, per oltre vent’anni sulla breccia.

 

WOLF, PER IL TRAPIANTO SU FILM DI PACCIAMATURA

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Segue, nei primi anni Novanta, un altro step importante per l’impresa bolognese, ormai pronta ad offrire ai vivaisti un ulteriore evoluto sistema di trapianto incarnato dalla macchina Wolf, in grado di mettere a dimora piantine anche su film di pacciamatura.

 

DUAL 12, UN SOLO OPERATORE PER DUE FILE DI TRAPIANTO

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Ma è l’avvento del nuovo Millennio a segnare l’avvio di una nuova fase per Checchi & Magli che, al fine di ritagliarsi ulteriori spazi su un mercato in progressiva saturazione, imbocca con ancora maggior vigore la strada dell’innovazione lanciando nel 2000 il pluripremiato modello Dual 12, il primo a livello mondiale dotato di sistema di trapianto (brevettato) capace di garantire alle aziende orticole una riduzione del 50 per cento del fabbisogno di manodopera consentendo ad un solo operatore di mettere contemporaneamente a dimora due file di piantine.

E l’immediato e forte riscontro ottenuto dalla trapiantatrice Dual 12 Gold sui mercati – sia quelli nei quali Checchi & Magli era già presente sia quelli nuovi (soprattutto Oltreoceano) – ha scatenato una piccola “rivoluzione” tecnologica all’interno del quartier generale di Budrio, sede dell’intero ciclo produttivo aziendale, dalla progettazione alla commercializzazione.

Sempre più consistenti, dunque, gli investimenti in ricerca e sviluppo per dar corpo a nuove idee e nuove macchine: una vivacità progettuale provata dal fatto che, a partire dal Duemila, è stato introdotto sul mercato un nuovo sistema di trapianto ogni due anni.

 

TRIUM, LA PIÙ VENDUTA

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Uno dei migliori frutti di questa tonificata spinta verso l’innovazione si chiama Trium, modello top di gamma lanciato nel 2002 e caratterizzato da un livello di contenuti tecnici e prestazioni che lo hanno reso il più venduto della scuderia targata Checchi & Magli.

Primato tuttora detenuto da questa avanzata trapiantatrice con distributore rotante a 10 (o 12 a richiesta) tazze, equipaggiata con parallelogramma e con unità di trapianto indipendenti e modulari.

Connotata da una elevata produttività – fino a 5.000 piantine all’ora per fila messe a dimora dal singolo operatore – Trium si segnala anche per la sua estrema flessibilità di impiego: nata infatti per il trapianto di piantine con apparato fogliare particolarmente sviluppato, come pomodoro, tabacco o cavolo, può essere agevolmente adattata ad un ampio range di piantine grazie alle numerose possibilità di regolazione disponibili.

 

MACCHINE “SU MISURA” DELLE ESIGENZE DELLA CLIENTELA

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Tra i punti di forza strategici della visione costruttiva e commerciale di Checchi & Magli, del resto, figura proprio la grande duttilità alle specifiche esigenze dei mercati e della clientela, ben espressa, oltre che nella cura dei dettagli e nel rispetto del massimo comfort operativo e degli standard di sicurezza, nella realizzazione di una nutrita lista di accessori e optional che permette di offrire agli utilizzatori macchine davvero personalizzate in base alle loro singole richieste.

«In quest’ottica abbiamo avviato da tempo un programma di Project on Demand, ovvero una autentica progettazione su misura, ritagliata perfettamente sull’utente finale, al quale vengono fornite risposte e soluzioni concrete – spiega Claudio Zarri (nella foto sotto), responsabile commerciale Italia di Checchi & Magli –. Tutto questo prosegue in un rapporto di reciproca collaborazione, con un continuo proficuo flusso di informazioni, al quale teniamo molto».

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Non soltanto programmi di produzione e montaggio, peraltro, ma anche piani di spedizione approntati ad hoc, in considerazione delle esigenze di consegna e dei cicli colturali.

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La spiccata carica innovativa, coniugata all’alta qualità dei propri prodotti e servizi, non poteva che determinare una netta affermazione per la casa bolognese, in costante graduale parabola ascendente nel corso degli anni sia a livello di giro d’affari sia in termini di progressivo consolidamento sui mercati internazionali.

 

FORTE PRESENZA ALL’ESTERO

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Basti dire che oggi Checchi & Magli realizza l’85 per cent0 del proprio fatturato all’estero, esportando in 74 Paesi di tutto il mondo, con presenza da leader in Nord America, Francia, Portogallo, Polonia, Cile, Giappone, Sud Africa e Australia.

Ma l’azienda di Budrio non si ferma mai ed il suo dinamismo si traduce in una vasta linea di trapiantatrici che si arricchisce di nuovi modelli a ritmo, come detto, velocissimo.

 

UNIFOX, L’ULTIMA NATA

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E, a proposito delle più recenti novità tenute a battesimo da Checchi & Magli, quella di punta ha esordito lo scorso novembre ad Agritechnica 2015: si tratta della trapiantatrice semiautomatica Unifox, che ha sostituito migliorandone tecnologia e prestazioni il cavallo di battaglia Fox, da cui ha mutuato il collaudato sistema universale di distribuzione a pinze, adatto a piantine sia con radice nuda (patate dolci o fragole, ad esempio) sia radicate in zolle di torba (di ogni forma, conica, piramidale e cubica), che consente di variare la distanza sulla fila in funzione del cambio di rapporti e del tipo di distributore.

 

ANCORA PIÙ PERFORMANTE

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Caratterizzata da una capacità operativa media pari a 2.000-2.500 piantine all’ora per singola fila e disponibile di serie nelle versioni da una a sei file, con possibilità di personalizzazioni in relazione alle molteplici esigenze di impiego – ma anche a richiesta in variante DT con doppio telaio, in grado di supportare da due fino a sette unità di trapianto e di operare in interfilari compresi tra i 50 centimetri ed un minimo di 25 centimetri – la nuova trapiantatrice Unifox è una macchina con prerogative indiscutibilmente innovative.

Vedi in primis il suo azionamento, ora affidato (a differenza di quanto avveniva sulla Fox, mossa dalle ruote costipatrici) ad una apposita ruota motrice anteriore di cui è stata equipaggiata ogni unità di trapianto, ottenendo in tal modo maggiore e più costante trazione, migliore adattamento al terreno e alta precisione nella distanza di trapianto sulla fila e tra le file.

 

FLESSIBILE E DI FACILE IMPIEGO

Ne deriva una macchina per trapianto che trova i suoi requisiti di spicco nella notevole flessibilità – che la rende, appunto, una autentica trapiantatrice universale – associata ad una estrema facilità di utilizzo, grazie alla quale può essere impiegata anche da parte di manodopera non specializzata.

«Il target al quale abbiamo pensato di destinare preferenzialmente il nuovo modello Unifox, in versione monofila o a due file, è costituito dalle piccole aziende orticole che oggi, tanto in Italia quanto in tutto il mondo, stanno portando avanti sempre più il canale della vendita diretta a chilometro zero nei farmer-market: piccole realtà che hanno l’esigenza di meccanizzare le operazioni di trapianto, ma al contempo di disporre di una macchina semplice ed estremamente versatile come l’Unifox, vantaggiosa anche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo», commenta Zarri.

 

DUAL 12 COMPACT, AGILE ED EFFICIENTE

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Ma nell’ampio stand allestito da Checchi & Magli per l’ultima edizione del salone di Hannover campeggiava un altro nuovo pezzo forte della gamma dell’azienda bolognese, vale a dire l’agile trapiantatrice Dual 12 Compact, presentata in anteprima mondiale in occasione di Eima 2014 e derivata dal modello Dual 12 Gold (nella foto sotto).

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Anche in questo caso un unico operatore alimenta contemporaneamente due file di trapianto abbinate – per una produzione oraria nell’ordine delle 4.000-5.000 piantine – ma è la possibilità di regolare la distanza tra le file da un minimo di 25 ad un massimo di 30 centimetri a rappresentare la nota distintiva di questa macchina concepita principalmente per il trapianto delle insalate.

Ulteriore tratto saliente del modello Dual 12 Compact, come enunciato dal nome, le sue dimensioni decisamente compatte che coincidono con peso e ingombro molto contenuti – una lunghezza di 125 centimetri per un peso di soli 80 chilogrammi – così da permettere alla trapiantatrice di lavorare anche al cospetto di terreni soffici, pendenze e letti di trapianto rialzati.

Questo non va però a discapito né delle prestazioni né della comodità di utilizzo della Dual 12 Compact, garantite da unità di trapianto equipaggiate di distributore a 12 tazze, a fondo apribile con rotazione continua e distribuzione a quinconce, e di dispositivo per la regolazione del tempo di caduta delle piantine all’interno del vomere, che consente di mantenere una messa dimora precisa e costante anche a velocità di lavoro elevate.

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Alla corretta esecuzione del trapianto, poi, provvedono ruote costipatrici in gomma dal grande diametro (33 centimetri), alle quali si aggiunge un pratico sistema di regolazione delle ruote a cremagliera.

E nuove proposte non mancheranno, naturalmente, sotto i riflettori di Eima International 2016, manifestazione in cui la bolognese Checchi & Magli è di casa e per la quale riserva ad ogni appuntamento assolute novità di sicuro interesse.

 

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