Polo d’attrazione per i numerosi orticoltori in arrivo da tutta Europa, l’ampio stand allestito da Checchi &Magli per Agritechnica 2015, pur nel generale interesse suscitato, ha avuto i suoi momenti clou.
Tra i numerosi modelli presentati al salone di Hannover dall’azienda bolognese, affermata specialista delle macchine per il trapianto e forte di una vasta gamma idonea a tutte le tipologie di piantine, a richiamare l’attenzione dei visitatori è stata, in particolare, la sua novità di punta, vale a dire la nuova trapiantatrice semiautomatica Unifox, al debutto ufficiale sul palcoscenico della rassegna tedesca.
VERSATILE E DI SEMPLICE UTILIZZO
Contraddistinta da una notevole flessibilità – che la rende una autentica trapiantatrice universale – coniugata ad una estrema facilità di utilizzo, in virtù della quale può essere impiegata anche da parte di manodopera non specializzata, la nuova trapiantatrice lanciata da Checchi & Magli incarna l’evoluzione della Fox, macchina best seller della ditta grazie alle sue doti di versatilità, semplicità ed ottimo rapporto qualità/prezzo.
L’EVOLUZIONE DELLA FOX
Dalla versione precedente la nuova Unifox eredita, oltre alle migliori caratteristiche, il collaudato sistema universale di distribuzione a pinze, adatto sia a piantine con radice nuda (patate dolci o fragole, ad esempio) sia radicate in zolle di torba (di ogni forma, conica, piramidale e cubica), che consente di variare la distanza sulla fila in funzione del cambio di rapporti e del tipo di distributore.
Rappresenta, però, una macchina dotata di più moderne tecnologie e capace, quindi, di prestazioni decisamente più elevate.
AZIONAMENTO INDIPENDENTE DALLE RUOTE COSTIPATRICI
L’innovazione principale introdotta dai tecnici di Checchi & Magli sulla nuova Unifox riguarda il suo azionamento, affidato (a differenza di quanto avveniva sulla Fox, mossa dalle ruote costipatrici) ad una apposita ruota motrice anteriore di cui è stata equipaggiata ogni unità di trapianto, ottenendo in tal modo maggiore e più costante trazione, migliore adattamento al terreno e alta precisione nella distanza di trapianto sulla fila e tra le file.
Alle ruote costipatrici, quindi, ora spetta soltanto il compito di rincalzatura delle piantine dopo il passaggio del vomere apri-solco, con conseguente riduzione dello slittamento delle ruote stesse (il che si traduce in una superiore produttività oraria).
ELEVATA PRODUTTIVITÀ ORARIA
A caratterizzare la nuova trapiantatrice Unifox è anche una capacità operativa media pari a 2.000-2.500 piantine all’ora per singola fila. Due, inoltre, le versioni disponibili: quella da una a sei file, con possibilità di personalizzazioni in funzione delle molteplici esigenze di impiego, e la versione DT con doppio telaio, in grado di supportare da due fino a sette unità di trapianto e di operare in interfilari compresi tra i 50 centimetri ed un minimo di 25 centimetri.
DUE VERSIONI PERSONALIZZABILI
Variabile, poi, la distanza interpianta, in base al sistema di distribuzione adottato: un distributore standard a 10 pinze (distanza di trapianto: 23-80 centimetri) oppure, in opzione, lo Special a 15 pinze (18-55 centimetri) e il Master a 20 pinze (13-40 centimetri), integrabili a richiesta con tracciatori di fila e meccanismi di innaffiamento (serviti da serbatoi con capienza di 300 litri).
NUMEROSE DOTAZIONI DI SERIE
L’elenco delle dotazioni di serie previste per la nuova Unifox comprende, tra l’altro, ruote costipatrici in ferro (optional quelle in gomma flex per terreni umidi e argillosi), vomere rinforzato antiusura con regolazione di profondità, molla di pressione per aumentare e diminuire il peso alle ruote costipatrici, cassetta porta piantine con radice nuda.
A richiesta, invece, sono disponibili il separatore di zolle, la cassetta porta piante maxi e la porta vassoi girevole per piantine in zolletta.
Grazie a tutti questi requisiti, insomma, la nuova versatile trapiantatrice Unifox di Checchi & Magli riesce a garantire, a fronte di ogni tipologia colturale e aziendale (dai settori dell’orticoltura e della floricoltura a quelli del vivaismo e del tabacco), profondità e distanze di trapianto sempre regolari, messe a dimora perfettamente perpendicolari e rincalzi del colletto ottimali.
UN TRAPIANTO ESEGUITO A REGOLA D’ARTE
Ed un trapianto eseguito correttamente significa, va ricordato, una riduzione degli stress per la coltura ed il migliore avvio del ciclo vegetativo, con il risultato di una crescita più omogenea e di una più rapida entrata in produzione, sinonimo di più abbondanti raccolti.
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