Kverneland: novità per la lavorazione del terreno e la semina in anteprima mondiale

Attrezzature 26/02/2015 -
Kverneland: novità per la lavorazione del terreno e la semina in anteprima mondiale

Un grandioso stand di oltre duemila metri quadri per ospitare le quaranta attrezzature in esposizione, comprendenti una decina di novità presentate in anteprima mondiale assoluta.

Ancora una volta Kverneland Group ha deciso di partecipare in forze al Sima, secondo una tradizione consolidata che la vede sempre in primo piano, anche sotto l’aspetto dei riconoscimenti ottenuti, tra le aziende innovatrici presenti alla rassegna francese.

Sotto i riflettori dell’edizione 2015 del salone di Parigi, dunque, le nuove proposte del gruppo norvegese – entrato nel dicembre 2012 nell’orbita di Kubota Corporation – dedicate a tutte le aree della meccanizzazione agricola, contraddistinte da soluzioni tecnologiche avanzate anche in termini di elettronica, tra cui ben sei novità rappresentative della gamma Kverneland per la lavorazione del terreno e la semina.

 

IL COLTIVATORE TURBO, UN “GRADITO” RITORNO

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La prima coincide con un ritorno in scena dopo diversi anni, quello cioè del coltivatore Kverneland Turbo riproposto in versione trainata e in due modelli da 6,5 e 8 metri: il 6500T e l’8000T, con larghezze di lavoro rispettivamente di 6,18 e 7,68 metri (larghezza di trasporto su strada: inferiore ai 3 metri) e potenza richiesta minima e massima pari a 200-350 cavalli (6500 T) e a 240-450 cavalli (8000T).

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Due modelli dotati di frenatura idraulica o pneumatica e di robusto telaio, in grado di far fronte a forti sollecitazioni e di reggere l’attacco di rulli più pesanti, ma contraddistinti soprattutto da notevole versatilità: si tratta infatti di coltivatori progettati per la lavorazione del suolo fino a 15 centimetri di profondità e per quella da effettuare dopo la stagione invernale, come pure per la preparazione del letto di semina e per la lavorazione sulle stoppie o sui residui colturali in estate o in autunno.

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A caratterizzare il coltivatore Turbo sono principalmente le cinque file di denti a “S”, robusti e capaci di grande flessibilità – anche grazie all’ampia spirale e alla luce da terra di 700 millimetri che determinano al contempo una serie di elevate vibrazioni a tutto vantaggio di un eccellente sminuzzamento – con distanza tra le file variabile fra i 510 e i 900 millimetri per offrire un ottimo deflusso delle zolle di terreno fra le ruote.

Le file di denti sono seguite da una seconda serie di elementi elastici deputati al livellamento e poi da una terza sezione di lavoro che può essere costituita abbinando il Turbo ai rulli attivi dell’assortimento Kverneland, come l’Actipack da 560 millimetri, l’Actiflex da 580 millimetri o l’Actiring da 540 millimetri.

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Per assecondare correttamente i bordi del campo, inoltre, i Turbo si avvalgono di quattro ruote frontali di profondità che consentono alle tre sezioni componenti l’attrezzatura di operare indipendentemente l’una dall’altra, a garanzia di massima stabilità.

Due infine le tipologie di punte a disposizione del dente: quella da 55×15 millimetri, per una lavorazione profonda con buona stabilità e basso consumo di carburante, e la doppia punta da 125 millimetri, reversibile, per una miscelazione intensiva del terreno.

 

Le specifiche tecniche

Modelli Turbo 6500T Turbo 8000T
Numero denti 33 41
Larghezza di lavoro (metri) 6,18 7,68
Larghezza del rullo (metri) 6,50 8,00
Numero file di denti 5 5
Larghezza di trasporto (metri)  3  3
Spazio tra le file (millimetri)  da 510 a 900  da 510 a 900
Sezioni del telaio (millimetri)  100×100  100×100
Attacco  Cat. III e IV  Cat. III e IV
Luce da terra (millimetri)  700  700
Spaziatura fra denti regolare (millimetri)  19  19
Ruote di trasporto  2 ruote 500/60 x 22,5 2 ruote 500/60 x 22,5
Ruote di profondità  4 ruote 3450/55 x 16 4 ruote 3450/55 x 16
Potenza richiesta (min/max) (cavalli) 200/350  240/450
Peso totale con Actiflex (chili) 6.600 7.200
Peso totale con Actipack (chili) 7.100 7.700

 

NUOVE PUNTE PER I COLTIVATORI

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Restando in tema di punte per coltivatori, Kverneland ha presentato a Parigi la sua nuova generazione di punte in carburo Tiger (nella foto sopra e sotto), da 80 e 150 millimetri, per tutti i denti dei coltivatori CLC (CLC Evo, CLC Pro e CTC).

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Di struttura particolarmente robusta che ne assicura una grande longevità operativa ed in grado di penetrare anche nei suoli più duri e compatti, entrambi i tipi di punta possono essere combinati con la gamma di deflettori del Sistema Knock-on e con il vomere Quantum da 345 millimetri (nelle foto sotto), altra novità Kverneland per il 2015, combinabile, oltre che alla Tiger, ad una punta Knock-on da 80 millimetri, soluzione che conferisce al coltivatore una elevata resistenza e assicura un buon livellamento del terreno.

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Il vomere Quantum, peraltro, può essere facilmente rimosso al fine di consentire un lavoro a maggiore profondità con la sola punta.

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NUOVA RUOTA DI PROFONDITÀ PER ARATRI

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Nuove opportunità in termini di maggiore efficienza operativa e risparmio sui costi di esercizio derivano poi dalla nuova ruota di profondità per aratri, lanciata dal gruppo norvegese al Sima di quest’anno, che consente di arare in prossimità di siepi, recinzioni e altri tipi di ostacoli in piena sicurezza.

Fissata sul penultimo corpo dell’aratro, la nuova ruota permette infatti una larghezza di lavoro a partire da circa 40 centimetri ed è stata progettata per essere posizionata posteriormente su entrambi i lati del telaio principale dell’aratro in qualsiasi momento.

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La profondità di lavoro, facilmente regolabile a livello manuale, spazia dai 12 ai 30 centimetri (basso raggio) e dai 12 ai 35 centimetri (alto raggio).

La nuova ruota tandem, a partire dal prossimo febbraio, sarà disponibile sui modelli di aratri di casa Kverneland Kv 150 B, Kv 150 B Variomat, Kv 150 S, ES e LS.

 

NUOVO CORPO 14 PER ARATRI

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Altra novità riguardante l’aratura, presente sul mercato dall’inizio di quest’anno, è costituita dal nuovo corpo per aratri Kverneland N°14, che mantiene tutte le apprezzate caratteristiche di resistenza e di efficienza sui suoli più umidi e organici vantate dalla versione precedente ma è dotato del valore aggiunto determinato da una ulteriore componente in plastica per il parafango, in grado di offrire una adesione ridotta ed una bassa frizione sul terreno, sinonimo di aratura dai contorni perfetti.

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Ancor più resistente tanto ai raggi solari quanto alle basse temperature, il nuovo corpo per aratri N°14 genera dunque un solco ampio e molto netto, rivelandosi ideale anche per trattori con pneumatici larghi.

 

SEMINATRICE TS EVO E DF-2

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Sul versante semina, in mostra presso lo stand parigino di Kverneland spiccava la seminatrice TS EVO proposta nell’inedita combinazione con la tramoggia modulare frontale DF-2, utilizzabile anche per la distribuzione del concime in favore di una alta efficienza e di un ottimale bilanciamento dei pesi.

Una nuova versione ispirata alla filosofia aziendale della “semplicità prima di tutto” e disponibile con una larghezza di lavoro di 6 metri.

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Tra le prerogative di punta della seminatrice Kverneland Accord TS EVO – dotata di tre capacità di carico (1.200, 1.700 e 2.200 litri), cinque larghezze di lavoro (dai 4 ai 6 metri) e distanziamento tra le file da 12,5 oppure da 15 centimetri – figura senz’altro la disposizione dei denti di semina su cinque file che consente una collocazione precisa del seme nel suolo anche in presenza di abbondanti residui colturali.

Denti di semina realizzati in acciaio e provvisti del sistema a balestre Auto-Reset (brevettato), in grado di assicurare la massima protezione anche al cospetto di ostacoli ingombranti mantenendo una pressione idraulica costante di 50 chilogrammi sui falcioni, la cui estremità a forma piatta agevola il lavoro della macchina anche in caso di terreni sassosi.

La capacità di seguire bene il profilo del suolo adattandosi a qualsiasi situazione operativa è garantita dalla coppia di pneumatici a bassa pressione di grande diametro, idonei a ridurre il compattamento, che sono montati al centro della TS EVO, equipaggiata anche di ruote di profondità supplementari che coadiuvano il galleggiamento delle parti laterali dell’attrezzatura (per una precisione di semina anche su terreni in pendenza), mentre un dente di semina posizionato anteriormente ad ogni ruota provvede a livellare il terreno.

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A richiesta, inoltre, è disponibile per la nuova combinata di semina una barra livellatrice o clodboard a tre sezioni, regolabile idraulicamente, al fine di incrementare la capacità di preparazione del letto di semina nelle condizioni meno favorevoli.

 

SEMINATRICE MONOPILL E GEOSEED

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La seconda nuova proposta nell’ambito delle seminatrici consiste in un importante aggiornamento degli standard della componente elettronica hardware e software presente oggi su tutte le seminatrici meccaniche di precisione Kverneland Accord Monopill con sistema e-drive II, progettato per rispondere alle richieste espresse da agricoltori professionisti e contoterzisti.

La gamma di seminatrici Monopill e-drive II supporta adesso GEOseed, innovativo sistema di trasmissione che permette di scegliere lo schema di semina – parallelo o a diamante – più indicato per ottimizzare il rendimento e contenere i costi, oltre a consentire la coltivazione con interfila ad una angolazione di 90 gradi rispetto alla direzione di semina, minimizzando così il rischio di danni alle colture.

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Allo stesso tempo, grazie alla combinazione con il già noto sistema GEOcontrol, si ottiene una distribuzione precisa e omogenea dei semi che riesce ad evitare gli sprechi. Forte della lunga esperienza di Kverneland Group in questa specifica materia, infine, anche la seminatrice Monopill e-drive II è completamente Isobus compatibile e può quindi essere utilizzata con tutti i terminali conformi a tale sistema.

 

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