Caffini amplia la gamma di atomizzatori Drift Stopper con la versione Evo

Attrezzature 19/02/2015 -
Caffini amplia la gamma di atomizzatori Drift Stopper con la versione Evo

Forte di un solido know how e fedele al proprio slogan “Technology and Ecology”, Caffini – realtà veronese all’avanguardia nella produzione di macchine per la protezione delle colture – continua ad investire nello sviluppo di soluzioni progettuali avanzate al fine di intensificare sempre più i contenuti tecnologici della propria vasta gamma di polverizzatori ed atomizzatori che le consente di offrire risposte efficaci per ogni esigenza nel campo dell’irrorazione.

 

SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE IN PRIMO PIANO

Tutto ciò senza perdere mai di vista, anzi riservando a questi aspetti una attenzione speciale, sicurezza e salvaguardia dell’ambiente.

Così oggi più che mai, quando efficienza delle irroratrici e riduzione della dispersione di agrofarmaci nell’ecosistema sono temi di primo piano anche a fronte dei dettami delle attuali normative, Caffini sostiene con impegno lo sbarco delle tecnologie sostenibili nel vigneto, in vista di una sempre migliore distribuzione coniugata ad un minore impatto ambientale.

 

NEW ENTRY NELLA GAMMA DRIFT STOPPER

CAFFINI Drift Stopper Evo

Affidandosi in tal senso ad una delle sue linee di punta, la gamma di atomizzatori di nuova concezione Drift Stopper, frutto di lunghe e accurate ricerche, recentemente arricchita dalla nuova versione Evo da 2000 litri, progettata per interfilari di media e grande taglia e studiata in collaborazione con l’Università di Padova.

 

INNOVATIVI PANNELLI DI RECUPERO

CAFFINI Drift Stopper Evo

Per garantire alta precisione nei trattamenti, abbattendo le perdite per deriva o sgocciolamento, i nuovi atomizzatori a tunnel firmati Caffini sono dotati di innovativi pannelli recuperatori (brevettati) che vengono alimentati da quattro turbine idrauliche (due per lato), con regolazione elettro-idraulica del volume d’aria, in grado di consentire una ottimale penetrazione nella massa fogliare in tutte le fasi vegetative.

Si tratta di pannelli modulari, costruiti con materiali leggeri ad alta resistenza agli agenti chimici e agli urti, muniti di supporti telescopici realizzati con acciai speciali e provvisti di pattini di scorrimento a secco (nella foto sopra).

 

EFFICACE SISTEMA ANTIDERIVA

CAFFINI Drift Stopper Evo

I pannelli dispongono anche di un esclusivo sistema di sbarramento a lama d’aria perimetrale (brevettato), messo a punto dai tecnici di casa Caffini per ottimizzare il risparmio di prodotto ed evitare la deriva dovuta all’avanzamento dinamico della macchina per agenti esterni (vento): questo sistema impedisce infatti la fuoriuscita della miscela chimica, sia in senso verticale sia orizzontale, dai pannelli stessi, assicurandone il confinamento al loro interno.

Il prodotto che non è stato depositato sul bersaglio, dunque, viene intercettato dai pannelli di condensazione e recuperato tramite un sistema di aspirazione nella cisterna principale.

Grazie all’adozione di specifici ugelli antideriva con nebulizzazione conica, inoltre, si riesce a minimizzare anche le perdite causate dallo sgocciolamento sulle lamine fogliari e sui tralci.

 

I RISULTATI DELLE PROVE IN CAMPO

CAFFINI Drift Stopper Evo

Dati alla mano – riferisce il costruttore veronese – due anni di prove e sperimentazioni (tanto in ambito meccanico quanto in quello fitoiatrico), condotte di concerto con il dipartimento di Meccanica Agraria dell’ateneo padovano, documentano un recupero del prodotto che arriva all’85 per cento di miscela chimica nella prima fase vegetativa e al 25 per cento nella fase di massima vegetazione precedente alla raccolta, con una media nell’ordine del 40 per cento a stagione.

 

NUOVO TELAIO CON DOPPIA ARTICOLAZIONE DI STERZO A GESTIONE ELETTRONICA

Ma, sul fronte delle novità, i nuovi atomizzatori Drift Stopper Evo 2000 vantano soprattutto un nuovo telaio con timone a doppia articolazione sincronizzata a gestione elettronica: un sistema che permette le inversioni di marcia in fondo al filare con spazi più stretti, e senza dover movimentare gli allargamenti dei pannelli in fase di ingresso al filare, incrementando così non solo la manovrabilità dell’attrezzatura ma anche la sua stabilità in curva, grazie ad una migliore geometria e ripartizione dei pesi.

Sempre al fine di assicurare una maggiore stabilità in campo, poi, il telaio è supportato da due assali, uno dei quali con ammortizzazione indipendente destra/sinistra. Tutta la parte irrorante dell’atomizzatore è trainata dal trattore ed il serbatoio è un’appendice.

La larghezza di lavoro per interfile da 1,8 fino a 3,2 metri è regolabile idraulicamente.

 

DUE POMPE A PROVA DI CORROSIONE

Alla gestione della polverizzazione e del recupero prodotto sono deputate due innovative pompe con quattro valvole per pistone, realizzate anche per trattamenti con prodotti biologici e a prova di corrosione: dotate di condotti e testate in polipropilene, infatti, le pompe a membrana-pistoni sono esenti da aggressioni chimiche di qualunque tipo.

 

GESTIONE COMPUTERIZZATA DELLA DISTRIBUZIONE

CAFFINI computer CB 9

Un computer di ultima generazione, associato a valvole motorizzate, controlla in automatico la distribuzione del prodotto fitosanitario per ettaro, mentre i comandi elettro-idraulici presenti in cabina permettono non soltanto di gestire l’aspetto distributivo ma anche l’apertura, la chiusura e la veloce regolazione in altezza e larghezza dei pannelli direttamente dal posto di guida.

Da segnalare infine, tra le caratteristiche di spicco dei nuovi atomizzatori Drift Stopper Evo 2000 di Caffini, il premiscelatore automatico (di serie) da 30 litri di capacità con sistema lavacontenitori e il pratico Hub service che raggruppa sul lato sinistro della macchina tutti i comandi per le funzioni a terra di premiscelazione, caricamento, pulizia filtri, lavaggio serbatoio e lavaggio impianto.

 

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