Ancora un trimestre in rosso per CNH Industrial che nel periodo luglio-settembre 2024 ha ottenuto ricavi consolidati pari a 4,65 miliardi di dollari (in calo del 22% rispetto al terzo trimestre 2023), mentre le vendite nette delle attività industriali non sono andate oltre i 4,00 miliardi di dollari (in calo del 25% rispetto al terzo trimestre 2023), una flessione quest’ultima da ascrivere principalmente alle inferiori spedizioni di macchinari, legate a loro volta alla diminuzione della domanda industriale e agli alti livelli delle scorte dei rivenditori.
L’utile netto è ammontato a 310 milioni di dollari, rispetto ai 540 milioni di dollari di un anno prima, e l’utile netto rettificato si è fermato a 304 milioni di dollari: una diminuzione dovuta principalmente ai minori volumi di spedizione in Agricoltura e Costruzioni. L’utile rettificato per azione, a sua volta, è stato di 0,24 dollari, a fronte dei 0,40 dollari di un anno prima.
Il flusso di cassa netto dalle attività operative si è fermato a 791 milioni di dollari e l’assorbimento del free cash flow industriale è stato di 180 milioni di dollari.
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IL CEO GERRIT MARX: LE DIFFICILI CONDIZIONI DI MERCATO SI RIPERCUOTONO SUI RISULTATI DELLA SOCIETÀ
«Con le attuali difficili condizioni di mercato che gli agricoltori di tutto il mondo si trovano ad affrontare, CNH sta implementando decisioni per far progredire il nostro percorso di trasformazione – ha commentato il CEO di CNH Gerrit Marx –. Ci siamo concentrati sul rendere le operazioni della società più efficienti e sull’essere più reattivi alle esigenze dei nostri clienti. Tuttavia, le scorte dei concessionari rimangono elevate e richiederanno ulteriori sforzi per allinearsi alla domanda al dettaglio».
«Con l’ulteriore adeguamento dei livelli di produzione e gli investimenti in tecnologia e processi di miglioramento della qualità, ci stiamo posizionando per il lungo termine e consolidando la nostra posizione di leader nel settore», ha aggiunto Marx.
«Le condizioni di mercato del 2025 indicano la necessità di una continua prudenza nella spesa – ha puntualizzato Marx nel corso della conference call sui risultati del terzo trimestre –. Non abbiamo ancora informazioni sufficienti per fare una previsione esatta sulla domanda retail l’anno prossimo. Tuttavia, a questo punto pensiamo che il 2025 possa essere il punto basso del ciclo. Se inizieremo o meno a vedere una ripresa del mercato verso la fine del 2025, o se ciò avverrà più avanti, al momento ancora non siamo in grado di prevederlo».
UNO SCENARIO COMPLESSO E IMPEGNATIVO
«Ci sono molti fattori che saranno monitorati, come i prezzi delle materie prime, la velocità di stoccaggio e l’andamento delle attrezzature nuove e usate, e in particolare come si evolve il mercato sudamericano, che è stata la prima regione a calare – ha aggiunto Marx, stando a quanto riportato da Teleborsa –. A un livello più alto, dobbiamo osservare gli sviluppi geopolitici, tra cui in Ucraina e in Medio Oriente, ma anche possibili cambiamenti agli sforzi di decarbonizzazione. E come la nuova amministrazione statunitense sotto il presidente Trump avrà un impatto sulle politiche agricole e commerciali».
IN CALO DEL 24 PER CENTO I RICAVI DEL SEGMENTO AGRICULTURE
Sempre nel secondo trimestre del 2024 i ricavi di vendita netti del segmento Agriculture sono calati del 24% da 4,384 a 3,310 miliardi di dollari, principalmente a causa di volumi di spedizione inferiori dovuti alla ridotta domanda del settore, ai requisiti di inventario dei concessionari in tutte le regioni e alla sfavorevole realizzazione del prezzo netto da ascrivere alle migliorate azioni di vendita al dettaglio migliorate.
Il margine di profitto lordo è stato del 22,7% (25,6% nel terzo trimestre del 2023), in calo di 290 bps.
L’EBIT rettificato è sceso da 642 milioni di dollari del terzo trimestre del 2023 a 336 milioni di dollari, a causa dei volumi del settore inferiori, parzialmente compensati da costi di acquisto e produzione migliorati e da una continua riduzione delle spese SG&A. Gli investimenti in R&S hanno rappresentato il 6,0% delle vendite (5,5% nel terzo trimestre del 2023). Il margine EBIT rettificato è stato del 10,2% (14,6% nel terzo trimestre del 2023).
FLESSIONE PRESSOCHÉ GENERALIZZATA DELLA DOMANDA DI TRATTORI E MIETITREBBIE
In Nordamerica, nel periodo in questione i volumi sono stati inferiori del 18% su base annua per i trattori sotto i 140 cavalli e inferiori del 17% per i trattori sopra i 140 cavalli. . Le mietitrebbie sono risultate in calo del 29%.
Nell’area Europa, Medioriente e Africa, la domanda di trattori e di mietitrebbie ha subito cali rispettivamente del 20% e del 50%.
In Sudamerica, la domanda di trattori e mietitrebbie è risultata inferiore del 12% e del 32%, rispettivamente. Nell’Asia-Pacifico, invece, la domanda di trattori è cresciuta dell’1%, mentre quella di mietitrebbie è scesa del 33%.
PREVISIONI RIVISTE AL RIBASSO PER IL TERZO TRIMESTRE CONSECUTIVO
La previsione di CNH di una domanda al dettaglio ancora debole sia per le attrezzature agricole sia per i macchinari per le costruzioni, unita agli alti livelli di inventario dei concessionari, richiede livelli di produzione più bassi, si legge nella nota stampa diffusa dalla società di proprietà della holding Exor ((che controlla, nello stesso macrosettore, anche Iveco e Stellantis). Di conseguenza verrà ridotta ulteriormente la produzione per gestire l’inventario dei canali, continuando nel contempo gli sforzi per migliorare i margini con i programmi aziendali di riduzione dei costi.
A causa dei livelli di produzione più bassi, CNH ha rivisto le vendite nette per segmento e i margini nonché i risultati per azione. Inoltre, a causa dell’impatto negativo sul capitale circolante netto derivante dalla riduzione dei livelli di produzione, ha abbassato le sue previsioni di free cash flow industriale. Il margine EBIT rettificato per l’agricoltura aggiornato e le prospettive aggiornate dell’EPS riflettono anche la revisione per la contabilità altamente inflazionistica.
VENDITE ANNUALI DEL SEGMENTO AGRICULTURE PREVISTE IN CALO DEL 22-23 PER CENTO RISPETTO AL 2023
Le stime aggiornate di CNH per l’intero 2024 sono le seguenti:
- le vendite del segmento agricoltura saranno del 22-23% inferiori su base annua, anziché del 15-20% come stimato precedentemente;
- l’Ebit adjusted della divisione agricoltura sarà del 10,5-11,5%, anziché del 13-14%;
- le vendite dei macchinari per le costruzioni saranno più basse del 21-22%su base annua, anziché del 15-20% inferiori;
- il flusso di cassa libero delle attività industriali sarà compreso tra i 100 e i 300 milioni di dollari, rispetto alle previsioni precedenti di 700-900 milioni.
La società ha fatto sapere che «condividerà ulteriori dettagli sulle iniziative strategiche e i target» in occasione dell’Investor Day, che si terrà l’8 maggio 2025 al New York Stock Exchange.
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Fonte immagini: CNH.