Dopo la cessione degli aratri svedesi Överum, ufficializzata lo scorso aprile, CNH avrebbe deciso di sbarazzarsi dell’intero business di attrezzature del quale era entrata in possesso con l’acquisizione della danese Kongskilde Industries A/S risalente al 2016.
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A dare la notizia è il portale francese Matériel agricole che fa riferimento a una lettera indirizzata da CNH ai suoi partner e distributori nella quale Carlo Alberto Sisto, presidente Emea (Europa-Medio Oriente-Africa) del gruppo italo-statunitense, annuncia di aver concluso lo scorso 7 agosto la vendita del marchio Kongskilde e delle sue attività produttive di attrezzature per la lavorazione del terreno, seminatrici, raccoglisassi, sarchiatrici e carri miscelatori. Tutti. prodotti che pertanto non verranno più commercializzati da CNH.
L’ACQUIRENTE SAREBBE L’ITALIANA SEKO INDUSTRIES, SPECIALIZZATA IN MACCHINE PER L’ALIMENTAZIONE ZOOTECNICA
L’acquirente sarebbe Seko Industries, con sede a Curtarolo (PD), nota per la produzione di macchine sia per l’alimentazione zootecnica sia per il riciclaggio e il compostaggio. I dettagli della vendita devono ancora essere resi pubblici e al momento nessuna delle due società coinvolte ha confermato la notizia né ci sono indicazioni sullo sviluppo sui rispettivi siti web.
NEW HOLLAND: UN PASSO INDIETRO RISPETTO ALL’OBIETIVO DELLA FULL-LINE?
Se da un lato questa operazione sorprende in quanto per un certo periodo la strategia dichiarata di CNH è stata quella di fare di New Holland un brand full-liner in grado di fornire «soluzioni complete e innovative per l’agricoltura in grado di ottimizzare efficienza e produttività degli utilizzatori finali» (ricordiamo che già ad Agritechnica 2017 era stata esposta, in livrea gialla e blu, una prima selezione di attrezzature Kongskilde per la lavorazione del terreno e la fienagione affidate per la distribuzione in esclusiva nelle regioni Emea e Apac dalla rete di concessionari New Holland), va tenuto presente, dall’altro, che i riflettori su questi prodotti si sono progressivamente spenti probabilmente perché le loro vendite non hanno mai soddisfatto appieno le aspettative del Gruppo italo-statunitense.
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Fonte immagini: New Holland Agriculture.
