Le colline toscane sono tra i paesaggi italiani più conosciuti e amati in tutto il mondo, un ambiente che è stato set di numerosi film e che rappresenta la dolce e intramontabile bellezza del nostro Paese. Chi vive e lavora in questi posti, tuttavia, conosce bene le difficoltà che un terreno collinare comporta, motivo per cui sono necessari strumenti di lavoro adatti ad affrontare anche le pendenze più gravose.
La Massey Ferguson Beta 7360 AL4 ha senza dubbio tutte le carte regola per essere definita la mietitrebbia autolivellante adatta a queste esigenze, una macchina che eredita la capacità costruttiva e innovativa del brand di mietitrebbie più storico del mondo coniugandola con la tradizione ingegneristica di Breganze, storica sede di Laverda e oggi centro di eccellenza per la progettazione e produzione delle macchine da raccolta Massey Ferguson e Fendt.
Lo staff di Meccagri ha avuto l’opportunità di vedere la nuova MF Beta 7360 AL4 al lavoro nelle colline senesi della Val d’Orcia, ospiti dell’Azienda agricola Pasquini Paolo e Paola, che hanno acquistato questa macchina nel 2023.
Leggi anche >>> Massey Ferguson: la rinnovata gamma di mietitrebbie a 5 scuotipaglia MF Activa, semplici e affidabili
MOTORE AGCO POWER STAGE V A SEI CILINDRI DA 306 CV E 7,4 LITRI: PRESTAZIONI DI RACCOLTA COSTANTI E AFFIDABILI IN TUTTE LE CONDIZIONI
La MF Beta 7360 AL4 monta il motore AGCO Power Stage V a 6 cilindri da 7,4 litri che equipaggia tutta la gamma di mietitrebbie MF – eccezion fatta per il modello più piccolo e quello di punta (la MF Beta 7370 che monta il motore da 8,4 litri) – e utilizzato anche sui trattori della serie 8S.
Il motore è in grado di erogare una potenza massima di 306 cavalli e 225 kilowatt con Power Boost, offrendo tutta la potenza necessaria quando le pendenze lo richiedono, così da limitare i consumi nelle condizioni meno impegnative. Il motore termico e la campana motore gestiscono tutti gli innesti principali e le pompe idrauliche, mantenendo fede alla fama di propulsore parsimonioso nei consumi con una curva di coppia lunga e piatta.
Le operazioni di manutenzione sono semplici e veloci grazie al facile accesso al radiatore e ai pannelli laterali interi monopezzo con luci; inoltre, i serbatoi del gasolio e dell’urea sono adiacenti (a destra nella foto sotto), così da rendere più facile il rifornimento.
Trattandosi di una mietitrebbia autolivellante, Massey Ferguson ha semplificato l’operazione di ingrassaggio tramite un sistema centralizzato che va ad agire su tutta la macchina.
TRASMISSIONE IDROSTATICA A 4 RAPPORTI OMOLOGATA PER VIAGGIARE A 30 CHILOMETRI ORARI
L’autolivellante di Massey Ferguson è stata progettata con una trasmissione idrostatica 130 CC a 4 rapporti omologata per viaggiare su strada a 30 chilometri orari. Le 4 marce assicurano un’elevata elasticità della macchina che può lavorare col giusto rapporto sia in collina sia in pianura.
L’assale anteriore, studiato appositamente per le macchine autolivellanti, è rigido e pivottante nel centro, con martinetti idraulici ai due lati che permettono di livellare sino al 38 per cento in trasversale. Inoltre, la MF Beta 7360 AL4 è in grado di affrontare pendenze del 35 per cento in salita e dell’8 per cento in discesa.
IDRAULICA POTENTE E QUATTRO RUOTE MOTRICI IN GRADO DI RIDURRE I CONSUMI
L’idraulica è una delle componenti fondamentali di una mietitrebbia, soprattutto sulle autolivellanti: la pompa idrostatica è stata sviluppata appositamente per questa macchina, offrendo una cubatura di 130 centimetri cubi che alimenta il motore idraulico per il cambio.
Come ha spiegato Daniele Seganfreddo, Product Marketing Combines Massey Ferguson, che ci ha illustrato nei dettagli le caratteristiche vincenti della MF Beta 7360 AL4, «Questa macchina è provvista di un assale posteriore specifico per il modello autolivellante ed è dotata anche di un sistema doppia trazione 4WD con motori idraulici montati su ciascuna ruota posteriore a doppia cilindrata. Ciò significa che, quando l’assale posteriore è abbassato, sotto a una pendenza del 7-8 percento, i motori idraulici spingono con una cilindrata minore, mentre quando il retro della macchina comincia ad alzarsi si sfruttano pienamente la cilindrata e la coppia per spingere di più in salita».
Un’altra importante novità è che tutto il sistema di livellamento idraulico – vale a dire la gestione del livellamento trasversale davanti e longitudinale dietro, oltre alla gestione del canale elevatore e del sollevamento della barra – è gestito con valvole proporzionali, permettendo una gestione molto più fluida che rende il comfort in cabina notevolmente migliorato e più preciso rispetto alle macchine precedenti.
La nuova generazione di autolivellanti Massey Ferguson è ancora più facile da utilizzare e manutenere grazie al canale elevatore con inversore idraulico della testata, una novità che consente di invertire il moto delle catene e della barra per espellere l’ingolfamento della barra o del canale elevatore. L’operazione è facilmente eseguibile utilizzando lo stesso comando di innesto della barra.
TESTATE FREEFLOW O POWERFLOW, PENSATE PER LA PRODUTTIVITÀ
Massey Ferguson mette a disposizione dei suoi clienti due tipi di testate per la MF Beta AL4: la piattaforma ad alta capacità FreeFlow con larghezza fino a 7 metri, e la piattaforma premium PowerFlow con larghezza sino a 6,8 metri. La PowerFlow è leader di settore per quantità e qualità di raccolta in tutte le condizioni, con la trasmissione a cinghia che alimenta il raccolto nella mietitrebbia assicurando un flusso ininterrotto.
Il modello visto al lavoro nell’azienda Pasquini è invece dotato della testata FreeFlow, composta, come ci spiega Claudio Bogoni, Product Marketing Specialist di Massey Ferguson, da un telaio saldato con pannelli imbullonati che rende la sostituzione dei componenti estremamente semplice e intuitiva. La larghezza è di 6 metri, quella su cui ricade la scelta della maggioranza degli agricoltori italiani – anche se sempre più aziende si stanno orientando sulla 7 metri, mentre il modello d’ingresso da 5,40 metri è riservato a campi di piccole dimensioni. La testata fissa consente di massimizzare le dimensioni dell’aspo e della coclea, assicurando elevate performance grazie all’assenza di giunture.
La FreeFlow monta i coltelli Schumacher ad alte prestazioni, in grado di eseguire 1.220 tagli al minuto senza cali di produttività grazie alla caratteristica autopulente e all’affilatura resistente che dura nel tempo. Il fondo della barra, come evidenziato da Seganfreddo, consente di smontare diversi elementi per facilitare la sostituzione in caso di usura, con la trasmissione in posizione alta che evita che il cardano tocchi terra con pendenze trasversali del 40 per cento e l’aggancio solido e sicuro per lavorare con tranquillità su ogni terreno.
SISTEMA DI SEPARAZIONE E TREBBIATURA ALTAMENTE EFFICIENTE
Il canale elevatore monta nella parte anteriore il rullo di raccolta Power Feed Roller, un rullo a dita posizionato davanti alle spranghe e alle catene del canale elevatore che ottimizza il flusso prodotto, risultando anche, come anticipato, facilmente invertibile dalla cabina per liberare da eventuali ingolfamenti.
Passando all’apparato trebbiante, il battitore ad elevata inerzia ha un diametro di 600 millimetri di diametro ed è dotato di 8 spranghe battenti e 8 spranghe di appesantimento – che incrementano il peso e l’inerzia man mano che le spranghe battenti procedono alla trebbiatura – per un totale di 16 spranghe in rotazione durante il lavoro. In questo modo si ottiene un elevato effetto volano che mantiene costante la velocità del battitore, assicurando una sgranatura omogenea e un’elevata qualità della paglia.
DUE MACCHINE IN UNA
La separazione residua viene effettuata dal sistema MCS – Multi Crop Separator – che offre un’ampia area di separazione per rimuovere quanta più granella possibile prima che il prodotto arrivi negli scuotipaglia.
Il separatore multiraccolto (MCS) ha una caratteristica esclusiva che lo differenzia da tutti gli altri: la capacità di ruotare il controbattitore verso l’alto sopra il separatore rotativo quando non occorre, come nel caso di prodotti fragili quale può essere la paglia, consentendo di disporre di due macchine in una a seconda delle esigenze.
Il controbattitore si caratterizza per spaziature differenziate, con la sezione posteriore che ha la metà di sezioni rispetto a quella anteriore. La parte posteriore è fissa, mentre quella anteriore può essere sostituita attraverso la cavità parasassi con due sezioni: semi minuti o mais-soia. In questo modo si assicura un equilibrio ottimale fra l’elevata capacità di trebbiatura e il flusso di granella attraverso il controbattitore.
CINQUE SCUOTIPAGLIA, CON QUATTRO GRADINI A PARETI ATTIVE
La MF Beta 7360 AL4 monta 5 scuotipaglia con quattro gradini a pareti attive, risultando unici sul mercato grazie alle sezioni verticali di 210 centimetri – le più alte installate su una mietitrebbia convenzionale – realizzate con griglie permeabili.
CASSONE CRIVELLANTE AD ALTA CAPACITÀ
Nella parte sottostante alla macchina si trova il piano preparatore con sezioni in plastica rimovibili, una soluzione che facilita le operazioni di pulizia e manutenzione. La pulizia del prodotto viene effettuata tramite un crivello superiore ad alta capacità dotato di lamelle verticali e dita, una soluzione che permette di effettuare una pulizia efficiente anche a velocità elevate.
«Il sistema di pulizia a sezioni chiuse è una soluzione nata per le mietitrebbie autolivellanti che devono affrontare importanti pendenze, ma che viene montata anche sulle macchine tradizionali. Lo scuotipaglia si presenta come un contenitore chiuso che permette di incanalare il prodotto in qualsiasi condizione di pendenza, obiettivo raggiunto anche grazie a divisori molto alti che evitano lo scivolamento di prodotto – fa presente Seganfreddo –. In questo modo si ottiene una distribuzione del prodotto costantemente uniforme che assicura la massima pulizia della granella. Questo sistema permette di ottenere un raccolto pulito anche con i prodotti più difficili come il trifoglio squarroso, il trifoglio incarnato e l’erba medica, dimostrando la validità del nostro sistema di pulizia».
Il trinciapaglia di Massey Ferguson può avere sino a 6 file di coltelli ed è regolabile. I coltelli hanno lame seghettate, soluzione che garantisce una qualità di taglio elevata a fronte di un basso assorbimento di potenza e di uno spargimento uniforme.
SERBATOIO GRANELLA DA 8.600 LITRI
Tra i primati della MF Beta 7360 AL4 figura la capacità del serbatoio della granella di 8.600 litri, la più elevata su una mietitrebbia autolivellante, e la velocità di scarico di 105 litri al secondo.
Il serbatoio della granella ha i rialzi elettrici di serie e il sistema di scarico è dotato della gestione automatica dell’apertura e chiusura: in questo modo basta un doppio click sulla leva per aprirlo e chiuderlo, con la leva multifunzione che permette anche l’innesto elettroidraulico.
CABINA SKYLINE CON TERMINALE TECHTOUCH E LEVA POWERGRIP
Le mietitrebbie della serie Beta montano la cabina Skyline, un vano ad alta visibilità, con vetro anteriore fonoassorbente che permette una perfetta visione su tutta la parte anteriore e laterale della macchina. Grazie alla telecamera posteriore di serie è possibile avere una visibilità totale tramite il terminale TechTouch da 10 pollici, attraverso il quale si possono vedere e gestire tutte le informazioni principali della macchina.
Il bracciolo PowerGrip è il centro di controllo della mietitrebbia, con la leva PowerGrip che permette di azionare con un dito tutti i comandi più frequenti. Sotto al sedile passeggero si trova un ampio frigorifero, mentre per il lavoro in notturna la MF Beta 7360 AL4 è dotata di luci H9 ad alta intensità disposte a 360 gradi.
La gestione del livellamento avviene in maniera elettronica e completamente automatica, con la nuova generazione di autolivellanti che è provvista anche di regolazioni automatiche in base al tipo di prodotto e alle sue condizioni di umidità, così da facilitare il lavoro dell’operatore.
SISTEMI AGRICOLTURA 4.0 CON MF CONNECT E MF CARE
La MF Beta 7360 AL4 è predisposta per i sistemi di agricoltura 4.0 quali i sensori di resa e di umidità da abbinare a un’antenna GPS. Su richiesta è disponibile anche l’autoguida, optional che solitamente però non viene richiesto sulle autolivellanti.
Anche per l’autolivellante di casa Massey Ferguson sono disponibili il sistema di monitoraggio della flotta MF Connect e il servizio di assistenza MF Care.
UNA MIETITREBBIA CHE FA LA DIFFERENZA CON I PRODOTTI “DIFFICILI”
Da sinistra: Claudio Bogoni, Paolo Pasquini, Carlo Zamponi e Daniele Seganfreddo.
Carlo Zamponi, titolare della Zamponi Macchine Agricole, concessionaria Massey Ferguson per larga parte del Centro Italia, non ha dubbi sui pregi della nuova MF Beta 7360 AL4: «È una mietitrebbia che fa la differenza specialmente con coltivazioni difficili, come ad esempio il trifoglio squarroso e il trifoglio incarnato, laddove, se ben regolata, può raggiungere una produzione superiore anche del 30 per cento rispetto ad altre macchine da raccolta della concorrenza e una performance del genere ha il suo peso negli utili a fine stagione».
Zamponi si sofferma anche sulla testata fissa FreeFlow da 6 metri giudicandola «la più adeguata per queste condizioni in quanto si massimizzano le prestazioni della macchina con tutte le coltivazioni, sia prodotti facili sia impegnativi». «Inoltre – aggiunge – la semplicità della testata riduce anche gli eventuali problemi, elemento da non sottovalutare quando si è nel mezzo della stagione del raccolto. Le testate pieghevoli sono sicuramente più maneggevoli per il trasporto, ma la testata fissa di Massey Ferguson non ha eguali in fase di raccolta».
La massima produttività è garantita anche dagli pneumatici studiati appositamente per le autolivellanti a marchio Trelleborg o Michelin, con entrambe le proposte che assicurano un ingombro stradale inferiore ai 4 metri.
LA PAROLA ALL’IMPRENDITORE AGRICOLO
L’Azienda agricola Pasquini Paolo e Paola, con sede a Castiglione d’Orcia, si estende su circa 300 ettari (150 di proprietà e i restanti in affitto) a regime biologico. L’azienda coltiva principalmente cereali e trifogli, variando tra grano, orzo, avena, trifoglio incarnato, squarroso e alessandrino e recentemente anche un po’ di girasole. Oltre alla conduzione dei propri terreni, Pasquini effettua anche lavori in conto terzi, arrivando a lavorare complessivamente circa 500 ettari a stagione e affrontando pendenze anche del 35-40 percento. Su strada vengono percorse distanze di circa 15-20 chilometri fra i vari appezzamenti, a una velocità massima di 30 chilometri orari che agevola le operazioni di spostamento.
La MF Beta 7360 AL4 è stata acquistata nel 2023 e ha affrontato tutta la campagna del raccolto, lavorando con cereali, trifogli e girasoli. «In tutte le condizioni – afferma soddisfatto Paolo Pasquini (nella foto sopra) – la macchina ha dimostrato un’elevata produttività, soprattutto con i trifogli, notoriamente difficili da lavorare. A dire il vero, per me si è trattato di un ritorno alle origini, in quanto la prima mietitrebbia della nostra azienda è stata proprio una Massey Ferguson 187, seguita poi dalle Laverda 100, 112 e 3550 e da una macchina della concorrenza».
L’investimento effettuato sta riservando diverse soddisfazioni, dando sicurezza durante il lavoro grazie alle quattro ruote motrici e al sistema di livellamento progettato e realizzato dall’azienda a Breganze che permette di affrontare anche ripide pendenze senza difficoltà.
Questa nuova generazione di mietitrebbie coniuga infatti la lunga storia di Massey Ferguson nel settore della raccolta con la tradizione di Laverda nel segmento delle autolivellanti, dando vita a una serie di macchine Made in Italy in grado di affrontare ogni condizione di lavoro.
IL RITORNO DELLE MIETITREBBIE MASSEY FERGUSON IN ITALIA NEL 2021 DOPO VENT’ANNI DI ASSENZA
Massey Ferguson ha presentato la sua MF Beta 7360 AL4 nel 2021, anno in cui il brand del gruppo AGCO è tornato a proporre le sue mietitrebbie anche in Italia dopo vent’anni di assenza.
L’accoglienza da parte dei clienti è stata positiva e oggi Massey Ferguson, partita praticamente da zero, sta incrementando progressivamente il proprio market share in controtendenza rispetto alla contrazione in atto del mercato. L’obiettivo del brand è quello di ottenere risultati di spicco nel segmento delle livellanti e autolivellanti, che in Italia, seppure in calo, ha ancora una discreta rilevanza determinata dalle caratteristiche orografiche del Centro-Sud.
© Barbara Mengozzi
Francesco Ponti
