Grano: produzione prevista in calo (-15%), costi alle stelle

News 13/06/2022 -
Grano: produzione prevista in calo (-15%), costi alle stelle

La produzione di grano in Italia dovrebbe attestarsi quest’anno attorno ai 6,5 miliardi di chilogrammi su una superficie totale di 1,71 milioni di ettari coltivati fra grano duro per la pasta (1,21 milioni di ettari) e grano tenero per pane e biscotti (oltre mezzo milione di ettari). Si tratta di un calo produttivo del 15 per cento rispetto alla passata stagione, da attribuire  in particolare alla siccità che ha tagliato le rese dal Nord a Sud del Paese.

È quanto emerge da una stima della Coldiretti divulgata in occasione dell’avvio della trebbiatura che inizia dalle regioni del sud dove in Puglia, la regione in cui si concentra la maggiore produzione nazionale, sono stati raccolti i primi chicchi di grano duro.

Al nord, dall’Emilia Romagna al Veneto, si prevede – sottolinea la Coldiretti – un calo intorno al 10 per cento, mentre per le regioni centrali la diminuzione potrebbe attestarsi al 15-20 per cento per arrivare al 15-30 per cento nel Mezzogiorno.

La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170 per cento dei concimi al +129 per cento per il gasolio, con incrementi medi dei costi correnti del 68 per cento sempre secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea dalle quali si evidenzia che in un caso su quattro i costi superano i ricavi con il grano duro per la pasta che è quotato in Italia 55 centesimi al chilo e quello tenero per il pane a 45 centesimi al chilo.

COSTI DI PRODUZIONE ESORBITANTI, CON RINCARI DEL 40 PER CENTO PER LA MIETITURA

Grano

In concomitanza con l’avvio delle operazioni di raccolta, CIA-Agricoltori Italiani ha lanciato l’allarme per il rischio di speculazioni finanziarie sul nostro mercato a seguito dell’auspicato sblocco delle navi ucraine cariche di frumento da Odessa. «Gli agricoltori – sostiene l’organizzazione professionale  – reclamano il giusto prezzo per il raccolto di grano coltivato in questi mesi a costi esorbitanti, con stime del +40 per cento sulla mietitura per il rincaro del gasolio agricolo (dagli 0,70 centesimi al litro del 2021 agli attuali 1,50 euro) che galoppa dopo l’annuncio dell’embargo sul petrolio russo».

Conti alla mano, CIA stima che i produttori dovranno affrontare la mietitura con un costo per ettaro di 100 euro rispetto ai 70 del 2021 (+40%), mentre si calcola un aumento del trasporto verso i centri di stoccaggio del +50 per cento, dove anche la refrigerazione del grano sconterà il generale aggravio dei costi energetici. A questo si aggiunge il costo più che raddoppiato di tutta la manutenzione e la ricambistica necessaria alle macchine agricole.

Per le aziende che non riusciranno a coprire i costi di produzione, fa presente l’Organizzazione, sarà difficile seminare nuovamente grano in autunno, col risultato di una maggiore dipendenza di materie prime agricole dall’estero.

 

 
Fonte: Coldiretti e CIA
 

 

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