Nel 2021, anno d’oro per il mercato europeo dei trattori, la Polonia, reduce peraltro da un 2020 contrassegnato da una decisa crescita delle immatricolazioni (+14%), ha fatto ancora meglio dei suoi “competitor” balzando dal sesto al quarto posto della classifica europea e lasciandosi alle spalle Regno Unito e Spagna.
Stando ai dati forniti da Polska Izba Gospodarcza Maszyn i Urządzeń Rolniczych, (PIGMiUR), l’Associazione polacca di produttori e distributori di macchine agricole, nel 2021 sono stati immatricolati nel Paese 14.178 nuovi trattori, ben 4.241 in più (+42,7%) rispetto al 2020: un risultato per certi versi imprevedibile.
A NEW HOLLAND LA LEADERSHIP, PER IL TREDICESIMO ANNO CONSECUTIVO
Per quanto riguarda il posizionamento dei marchi, per il tredicesimo anno consecutivo New Holland si conferma ai vertici della classifica con 2.511 trattori immatricolati (694 in più rispetto al 2020).
La quota di mercato però dal 18,3 per cento è scesa al 17,7 per cento, in diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
KUBOTA SI CONFERMA SUL SECONDO GRADINO DEL PODIO, PRECEDENDO IL CERVO
Dopo aver sorpassato John Deere lo scorso anno, Kubota conserva saldamente il secondo posto con 1.669 trattori immatricolati (in crescita di 445 unità rispetto al 2020), che rappresentano per il brand giapponese un nuovo record, e una quota di mercato dell’11,8 per cento (-0,5%).
Il Cervo occupa il terzo gradino del podio con 1.387 trattori immatricolati (196 in più nel confronto con il 20120) e un market share del 9,8 per cento, in calo di 2,2 punti percentuali.
UN INCREMENTO CHE SFIORA IL 20 PER CENTO PER DEUTZ-FAHR
Ancora un’ottima performance per Deutz-Fahr che ha mantenuto agevolmente la quarta posizione, con 1.312 trattori immatricolati (333 in più rispetto al 2020) ed una quota di mercato del 9,3 per cento. Alle sue spalle Case IH ha superato Zetor conquistando la quinta posizione con 982 trattori immatricolati ((erano 773 nel 2020) e un market share del 6,9 per cento, in flessione di 0,9 punti percentuali. Il brand ceco deve pertanto accontentarsi della sesta posizione pur avendo immatricolato 116 trattori in più rispetto al 2020.
In uno scenario interamente caratterizzato dal segno più, particolarmente degna di nota è la crescita di Landini, che ha quasi triplicato le vendite, mentre risulta di difficile interpretazione l’exploit di Arbos vista la fase di scarsa visibilità del brand cinese.
LA RIPRESA DEL MERCATO DELL’USATO
Nel 2021 ha ripreso a crescere, dopo la battuta d’arresto del 2020 – da ascrivere all’emergenza sanitaria – anche il mercato dei trattori di seconda mano, salito da 16.279 a 18.388 unità, con un incremento del 35,8 per cento e la conferma della leadership di John Deere.
INVERSIONE DI TENDENZA NEL PRIMO TRIMESTRE 2022
Con l’inizio del 2022 le vendite di trattori nuovi hanno cominciato a manifestare i primi segnali di rallentamento, confermati dai dati ufficiali relativi al primo trimestre che indicano 2.717 nuovi trattori immatricolati, vale a dire 153 unità in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si tratta di un dato che fa riflettere, anche se stando ai risultati del monitoraggio che PIGMiUR conduce semestralmente presso i suoi associati per misurare lo stato d’animo del settore (l’ultimo risale a settembre-ottobre 2021), l’ottimismo sembrerebbe avere ancora la prevalenza. D’altra parte, pesa non poco sulla bilancia, oltre alla pesante crisi delle materie prime, il fatto che la Polonia si trova in prima linea nella guerra in Ucraina, visto anche che sta dando ospitalità alla stragrande maggioranza dei rifugiati.
E, a quanto pare, questo clima di incertezza si sarebbe respirato, malgrado la buona affluenza, anche ad Agrotech, rassegna di punta in ambito europeo dedicata al settore agricolo giunta alla 27esima edizione e svoltasi a Kielce dal 18 al 20 marzo scorso, alla quale si riferiscono le immagini a corredo di questo articolo.
LE ESIGENZE DI AMMODERNAMENTO DEL PARCO MACCHINE
Nel valutare le prospettive per l’industria dei trattori e, più in generale, delle macchine agricole in Polonia occorre comunque tener presente che, come evidenzia la nota di settore a cura dell’ITA-Italian Trade Agency Ufficio ICE di Varsavia (Polonia, Il mercato delle macchine e trattori agricoli, dicembre 2021), un impatto significativo sulle decisioni di acquisto degli agricoltori, oltre ai finanziamenti agevolati, lo ha anche la necessità dell’ammodernamento del parco macchine. Le macchine meno efficienti e usurate vengono sostituite con attrezzature moderne, efficienti, spesso adattate all’agricoltura di precisione. Ciò migliora la capacità competitiva delle aziende agricole e le opportunità di ulteriore sviluppo.
Inoltre, come mostrano i dati Eurostat, il percentuale di giovani agricoltori che gestiscono aziende agricole in Polonia è relativamente elevata rispetto ad altri paesi dell’UE il ciò si riflette nelle decisioni sugli investimenti nel parco macchine. I giovani agricoltori investono più spesso in macchine che consentano loro di automatizzare il più possibile il lavoro nelle aziende agricole. Tanto più che la mancanza di manodopera sta diventando un problema sempre più diffuso in campagna.
ITALIA AL TERZO POSTO TRA I PAESI FORNITORI DI TRATTORI
Nel 2020 l’Italia ha continuato di essere il 3° fornitore di trattori agricoli sul mercato polacco con una quota di mercato del 15% ed un valore di 68,3 milioni di Euro. Un trend che appare confermato nei primi nove mesi del 2021.
Più in generale, nel 2020 l’Italia ha fornito alla Polonia macchine, attrezzature e trattori agricoli per 159,4 milioni di Euro.
© Barbara Mengozzi
Le immagini si riferiscono all’edizione 2022 di Agrotech (fonte: Targi Techniki Rolniczej AgroTech Facebook).