New Holland: T5 e T6 Dynamic Command, la trasmissione con una “marcia in più”

Macchine , Trattori 29/04/2020 -
New Holland: T5 e T6 Dynamic Command, la trasmissione con una “marcia in più”

Massima efficienza. Attorno a questo concetto è ruotata la progettazione, completamente in-house, e la realizzazione, in una nuova linea di produzione dedicata all’interno dello stabilimento di componenti per trattori New Holland di Modena, della trasmissione Dynamic Command, evoluto gruppo semi powershift a doppia frizione con ben otto rapporti sotto carico e tre gamme, per un totale di 24 marce in avanti ed altrettante in retro.

 

CON L’ESORDIO SULLA GAMMA T6 NUOVI STANDARD DI EFFICIENZA E PRODUTTIVITÀ

Nuova offerta in ambito di trasmissione vista per la prima volta ad Agritechnica 2017, dove New Holland ha lanciato nell’allora inedito allestimento opzionale (ad eccezione del modello d’attacco, T6.125) tutti i suoi nuovi T6: T6.145, T6.155, T6.165 e T6.175, capaci di potenze massime comprese, con il sistema Engine Power Management in funzione, tra i 145 e i 175 cavalli.

Modelli azionati da unità NEF a quattro cilindri con tecnologia ECOBlue Hi-eSCR ai quali, in occasione di Eima 2018, il brand giallo-blu – ribadendo la sua storica leadership nei trattori a sei cilindri nel segmento da 100 a 150 cavalli – ha aggiunto il nuovo esacilindrico T6.180 (nella foto sopra e in quelle sotto in riferimento alla gamma T6) da 175 cavalli di potenza di picco, motorizzato NEF  a sei cilindri da 6,7 litri, presentato a Bologna in versione Dynamic Command.

E per la poliedrica serie T6 – formata da macchine prestazionali, maneggevoli e concepite ad hoc per soddisfare un ampio spettro di esigenze operative – si è rivelata una autentica svolta in termini di efficienza e di superiore produttività oraria l’ulteriore facoltà di scelta a livello di driveline.

 

PER OGNI LAVORO LA VELOCITÀ DI MARCIA PIÙ ADATTA

Potendo infatti optare, oltre che per il cambio semi powershift a quattro rapporti sotto carico Electro Command e per la pluripremiata trasmissione a variazione continua Auto Command, per la terza configurazione rappresentata dal gruppo semi powershift Dynamic Command a tre gamme e otto rapporti che, grazie alla minore potenza necessaria al suo funzionamento, consente ritmi di lavoro superiori a fronte di un inferiore consumo di carburante.

Si tratta di una trasmissione che trova uno dei suoi maggiori punti di forza nella tecnologia a doppia frizione Dual Clutch, simile a quella che attiva il cambio gamma sequenziale all’interno della trasmissione continua Auto Command, in grado di potenziare le prestazioni del trattore in tutti i principali ambiti applicativi, anche i più impegnativi.

Le quattro marce dispari e una delle due frizioni sono situate sull’albero, mentre le quattro marce pari e l’altra frizione si posizionano su un secondo albero.

La potenza viene modulata tra le due frizioni in modo semplice, efficiente e senza soluzione di continuità: nel momento in cui una marcia dispari viene disinnestata su una frizione, la seconda frizione innesta il rapporto di quella pari.

Le frizioni dedicate alla marcia avanti e alla retromarcia garantiscono inversioni di potenza controllate e sicure anche su forti pendenze, mentre il cambio gamme è integralmente robotizzato.

In favore di un’incrementata efficienza globale, poi, le perdite di potenza sono ridotte al minimo grazie all’uso di una pompa di lubrificazione a portata variabile, in grado di fornire solamente il quantitativo d’olio richiesto, per una economia di carburante ottimale.

 

FUNZIONALITÀ AGGIUNTIVE PER OTTIMIZZARE LE PRESTAZIONI E SEMPLIFICARE L’AUTOMAZIONE

Ma, oltre a queste prerogative, la trasmissione Dynamic Command offre un ricco pacchetto di evolute funzionalità mirate a semplificarne la gestione, migliorando il comfort dell’operatore ed accrescendo la produttività del trattore.

Vedi in tal senso l’automatismo Smart Range Shift, che seleziona sempre la marcia corretta durante un cambio di gamma, e il Dynamic StartStop, la comoda funzione  “freno frizione” che consente di arrestare il trattore, e farlo poi ripartire, agendo soltanto sul pedale del freno, agevolando le operazioni che richiedono fermate frequenti del trattore, in particolare quelle con caricatore frontale, le attività di raccolta nell’ambito della fienagione o i lavori di trasporto (rilasciando i freni si innesterà nuovamente la trasmissione).

Molto interessante anche il sistema Auto Shift, automazione di livello base deputata al cambio di marcia al raggiungimento di un regime motore soglia personalizzabile, mentre il sistema di automazione avanzato Ground Speed Management provvede, una volta inserita la velocità di lavoro desiderata, a regolare le marce in modo da mantenere costante la velocità impostata, limitando così il consumo di carburante.

Grazie all’Adjustable Shuttle Aggression inoltre, sempre allo scopo di ottimizzare le prestazioni del Dynamic Command, è possibile selezionare facilmente tre diversi livelli di reattività dell’inversore. A garantire cambi marcia dolci e fluidi contribuisce l’esclusivo Dynamic Intellishift System con le analisi cloosed-loop del regime-motore, della velocità dell’albero di trasmissione in entrata e uscita e di quella di carico e di marcia, ma anche della temperatura dell’olio.

La funzione Kick Down, poi, permette di ottenere la maggiore velocità di accelerazione possibile, oltre ad un numero di tonnellate trasportate durante la giornata di gran lunga superiore (al guidatore basta premere completamente l’acceleratore e il trattore scala in automatico marcia, regolando il regime motore alla potenza di picco).

Attivando il Transport Power Management, infine, al superamento dei 22 chilometri orari il propulsore passa intelligentemente ad una curva di potenza specifica per mantenere un tasso di accelerazione costante del trattore per tutta la gamma di giri al minuto, dalla potenza di picco al regime motore massimo.

 

COMFORT AI MASSIMI LIVELLI PER L’OPERATORE

Cresce anche il comfort di lavoro per l’operatore, che per il controllo del T6 Dynamic Command può scegliere la versione del bracciolo SideWinder con distributori ausiliari elettroidraulici oppure quella con valvole meccaniche (in cui il pannello di controllo integrato è stato riposizionato nella parte anteriore del bracciolo per favorire l’accesso alle  leve ausiliarie meccaniche sulla consolle destra).

Duplice versione anche per la leva multifunzionale CommandGrip, una fissa e una, opzionale, a impulsi (mutuata da quella dei trattori CVT Auto Command): spingendo in avanti CommandGrip le marce aumentano per diminuire, invece, quando si spinge all’indietro (il tutto all’inverso quando si innesta la retromarcia).

In modalità Ground Speed Management, poi, spingendo la leva in avanti il trattore accelera fino alla velocità desiderata e rallenta nel momento in cui la si spinge all’indietro.

 

L’INTRODUZIONE SUGLI UTILITY PREMIUM  T5, DA 110 A 140 CAVALLI

Lo step successivo per casa New Holland è stato la scelta di introdurre l’opzione del suo valido gruppo semi powershift a otto stadi a doppia frizione Dynamic Command 24+24 anche sull’apprezzata gamma trattoristica di media potenza T5, dai 110 ai 140 cavalli, puntando a conferire un nuovo livello di prestazioni ed efficienza operativa, coniugata ad ancora più accentuata versatilità, a questa già molto duttile e maneggevole serie, pensata soprattutto per soddisfare le esigenze delle medie aziende zootecniche e miste.

La progettazione all’insegna della massima flessibilità d’impiego si è infatti tradotta sulla gamma di utility premium del brand giallo-blu nelle sue spiccate doti di agilità e manovrabilità, che la rendono idonea a garantire una altissima produttività proprio nelle aziende agricole miste e lattiero-casearie dove le operazioni con il caricatore e il trasporto, come pure l’utilizzo della presa di potenza per attività di falciatura, pressatura, lavorazione leggera e preparazione del terreno, rappresentano aspetti chiave della routine quotidiana.

Emblematiche sotto questo aspetto risultano le dimensioni complessive compatte del T5 Dynamic Command: un’altezza di soli 2695 millimetri, che consente il passaggio anche sotto i capannoni più bassi, e una ridotta altezza totale del cofano (1897 millimetri), associate a un passo di 2490 millimetri e ad un angolo di sterzata di soli 55 gradi.

 

GRANDE VERSATILITÀ E POLIVALENZA APPLICATIVA

Lanciata in anteprima in occasione di Agritechnica 2019 (nella foto sotto), la rinnovata serie T5 in versione Dynamic Command ha dunque riproposto tutti i vantaggi derivanti da questa trasmissione, che all’interno delle sue tre gamme mette a disposizione un ampio intervallo di rapporti, corrispondenti a quelli più frequentemente utilizzati quando si svolgono attività di lavoro o di trasporto: funzione, questa, che consente di adattare con precisione la velocità del trattore all’operazione da eseguire, senza cambiare gamma, a tutto vantaggio di una maggiore produttività.

Le frizioni dedicate per la marcia in avanti e la retromarcia inoltre, va ribadito, assicurano inversioni di direzione controllate, anche su forti pendenze, mentre il cambio gamma è completamente robotizzato e la reattività del gruppo Dynamic Command permette cambi di direzione pressoché istantanei, ideali pertanto per le applicazioni intensive del caricatore, che risultano così più rapide e regolari.

 

IN SINERGIA CON LE MOTORIZZAZIONI 4 CILINDRI NEF OMOLOGATE STAGE V

Decisamente ottimale, poi, la sinergia con il collaudato quattro cilindri NEF da 4,5 litri che muove i quattro modelli T5 Dynamic Command, erogante potenze massime che vanno, come detto, dai 110 ai 140 cavalli del top di gamma T5.140.

Il nuovo T5 Dynamic Command fotografato a Fieragricola 2020.

 

Propulsore oggi conforme alla normativa Stage V sulle emissioni grazie all’esclusiva tecnologia di post-trattamento dei gas di scarico HI-eScr2 messa a punto da FPT Industrial (protetta da 13 brevetti), forte di una comprovata ed ulteriormente migliorata combustione senza filtri antiparticolato DPF e EGR (ricircolo dei gas di scarico).

Una soluzione Stage V innovativa e compatta – il sistema è ordinatamente disposto interamente sotto il cofano, consentendo la massima visibilità – che non richiede né interventi di manutenzione né rigenerazione attiva, contribuendo a ridurre i costi operativi ed evitando i tempi di fermo durante il funzionamento della macchina. Dimensioni compatte, mancanza di EGR e layout semplice ne incrementano, inoltre, l’affidabilità.

Da segnalare, tra le prerogative di punta, anche l’efficiente impianto idraulico a doppia pompa dalla portata massima di 122 litri al minuto, 84 dei quali possono essere elargiti in qualsiasi momento, ma solo in caso di effettiva nececessità, ai distributori idraulici ausiliari (fino a otto) e al sollevatore posteriore, dalla capacità massima di alzata pari a circa 5500 chilogrammi.

 

VISIBILITÀ TOTALE, ERGONOMIA SUPERIORE E FUNZIONI INTUITIVE NELLA COMPROVATA CABINA HORIZON

Altrettanto degni di nota gli eccellenti standard di comfort per l’operatore al lavoro sui T5 Dynamic Command garantiti dalla comprovata cabina a quattro montanti Horizon, ai vertici della categoria, estremamente accogliente e funzionale: spaziosa, luminosa, particolarmente silenziosa e a visibilità totale in ogni direzione fornita dal nuovo tettuccio panoramico, assieme al parabrezza monolitico e alle ampie superfici vetrate, così da poter detenere un perfetto controllo sul caricatore anche alla massima estensione.

Una cabina che New Holland ha equipaggiato di una ricca serie di dotazioni  (vedi, tra l’altro, un quadro strumenti perfezionato ed un assortimento di sedili a vari livelli di comodità), mentre all’agevole controllo del trattore è deputato il bracciolo SideWinder II – l’ergonomica consolle fissata direttamente al sedile dove sono concentrati tutti i principali comandi della macchina per un uso intuitivo – con la leva multifunzionale CommandGrip, dotata di pulsanti soft touch retroilluminati con luci Led, collocata nella posizione più giusta ai fini di una presa ottimale e di un comando di precisione tramite la mano destra.

Numerose anche le funzionalità avanzate disponibili sul T5 Dynamic Command, quali il sistema HTS per la gestione delle svolte a fine campo e le funzioni Isobus di classe III che consentono a trattore e attrezzatura di  dialogare tra loro, con reciproco scambio di informazioni.

 

 
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